lunedì 31 maggio 2010

Brindisi protesta contro assalto israeliano a navi pacifiste




BRINDISI 1 GIUGNO 2010 TUTTE LE FOTO DELL'INIZIATIVA DI PROTESTA DINANZI LA PREFETTURA alla pagina http://www.pugliantagonista.it/openarea/gaza_restiamoumani.htm








FERMIAMO LA MANO ASSASSINA DELL’ESERCITO ISRAELIANO!
CHE L’ITALIA E L’EUROPA NON VOLTINO LO SGUARDO GIUSTIFICANDO I CRIMINI ISRAELIANI
IL BLOCCO ALLA POPOLAZIONE DI GAZA DEVE FINIRE IMMEDIATAMENTE!

Decine di morti e oltre 50 i feriti innocenti sono il risultato di oggi dell’assalto delle truppe israeliane ai pacifisti delle associazioni umanitarie che viaggiavano sul convoglio di navi che cercava di raggiungere con aiuti di prima necessità la striscia di Gaza
Ricordiamo che in quel sottile lembo di terra, una popolazione di un milione e mezzo di esseri umani vive assediata e imprigionata da anni a causa del blocco armato israeliano e all’indifferenza della “Comunità internazionale”
La stessa indifferenza che oggi cerca di trovare giustificazioni all’atto di pirateria e di terrorismo internazionale che Israele, con un’azione condotta solo con la sicurezza di rimanere impunita per l’ennesima volta, grazie alla codardia e alla connivenza dei governi occidentali e dei magnati del petrolio arabo.
La vista di uomini e donne, indossanti semplici giubbotti di salvataggio, massacrati senza pietà da assassini in divisa armati di fucili con il silenziatore, ci riempie di orrore e spinge tutti noi, uomini e donne delle associazioni del volontariato sociale e politico della provincia brindisina a portare la nostra protesta in piazza, così come lo si sta facendo in queste ore in tante città d’Italia e del mondo.
Domani 1 giugno 2010 dalle 17, 30 sit-in di protesta dinanzi alla sede della prefettura di Brindisi, a Piazza Santa Teresa, chiedendo al governo di condannare in modo inequivocabile ciò che accaduto, affinché vi sia una condanna internazionale ad Israele e che imponga la riapertura dei confini con Gaza.

A nome di tutte le associazioni di solidarietà al popolo palestinese
Medicina Democratica

Brindisi 31 maggio 2010

domenica 23 maggio 2010




BRINDISI 22 MAGGIO IL REPORTAGE, LE FOTO, IL VIDEO SULLA CICLOPASSEGGIATA DI PROTESTA SUL DEGRADO DEL LITORALE BRINDISINO , organizzata da Gianni Vonghia e le associazioni ambientaliste


Attenzione :il reportage fotografico di pugliantagonista.it con le foto dell'eternit di Sbitri scaricato sulla costa in mezzo ai rifiuti lo trovate alla pagina delle inchieste
http://www.pugliantagonista.it/openarea/inchiesta_sbitri.htm





Brindisi ciclopasseggiata contro i ruderi del lungomare 22 maggio 2010.mpg http://www.youtube.com/watch?v=94hCV6Mo3IY

le foto su http://www.pugliantagonista.it/openarea/gianni_vonghia.htm

Come Pugliantagonista eravamo presenti oggi in bicicletta e con le nostre fotocamere all'iniziativa che ha avuto come elemento di rilievo il fatto che l'assessore Mevoli sia venuto ad incontrare sul posto i manifestanti. Dobbiamo dare atto che ciò è il segno del cambiamento rispetto ad altri tempi, quando la classe politica brindisina se ne strafotteva di ciò che pensassero i cittadini credendo che al momento delle votazione potese sempre riuscire a comprarseli con ricatti e promesse, oggi invece tutti hanno sentore che vi è maggiore consapevolezza tra i brindisini dei propri diritti e come si possano esercitare senza esser perennemente ricattati.


Comunque anche se Mevoli che ha ribadito di essersi trovato l'anno scorso la croce inquinamento delle spiaggie brindisne pochi giorni dopo il suo incarico, non può aspettarsi che le associazioni e i soggetti attivi nel campo ambientale possano stare zitti di fronte all'inamovibilità di certe situazioni per paura di gettare fango sull'immagine della città.
"-A questo non ci stiamo , che la politica si muova perchè altrimenti le nostre denunce non si fermeranno, Viglieremo quindi se le promesse fatte anche da Mevoli oggi si concretizzaranno!"-.

Molti gli interventi di questo genere nell'assemblea tenutasi al punto di partenza dell'iniziativa e ancora più rabbiosi quelli all'arrivo dinanzi alla visione dello sfacelo in cui versa il nostro litorale. in molti punti critici sono stati affissi striscioni di denuncia , in una gara che ha visto il griuppo del No al Carbone in prima fila in questa gara dello "striscione creativo"
immondezza e rifuti speciali sparsi lungo il bordo delle strade, o gettati sulla costa o sulla spiaggia hanno accompagnato l'itinerario dei ciclisti. A pochi giorni della stagione balneare a nostro avviso corriamo il rischio delle figuraccia dell'anno scorso...sbattuti in prima pagina nazionale come gli amanti della tintarella alla plastica condita con l'Eternit

a cura della redazione di Pugliantagonista.it
Brindisi 22 maggio 2010

martedì 18 maggio 2010





LECCE 21 MAGGIO INIZIATIVA CONTRO IL NUCLEARE E LA DEVASTAZIONE DELL'AMBIENTE E DELLA SALUTE IN PUGLIA

Comunicato Stampa
Una rete di associazioni e movimenti salentini organizzeranno a Lecce una protesta Venerdì 21 Maggio in occasione della Festa dell’Energia con questo programma:
Lecce ,Venerdì 21 Maggio ore 18,30 presenza di massa a Chiostri Teatini in via Vittorio Emanuele per il Convegno sul Nucleare dal
tema “Quali soluzioni tecnologiche e quali condizioni di mercato per la nuova stagione del nucleare in Italia?”.
Ci si sposta successivamente al Concerto di Ambrogio Sparagna che inizia alle ore 21,30 in Piazza Sant’Oronzo dove esporre enormi striscioni sul tema del Nucleare e della devastazione dei territori.
La iniziativa musicale è sponsorizzata dalla Edison, che attraverso Edipower controlla la Centrale a Carbone di Brindisi Nord, e che ora si appresta a divenire una protagonista di primissimo piano del tentativo di rilancio del Nucleare in Italia.
Le associazioni organizzatrici di questa iniziativa riunitesi a Brindisi nei giorni scorsi sono convinte del carattere provocatorio del tema proposto quest’anno alla Festa dellEnergia a Lecce , in programma dal 20 al 23 maggio , che parla della necessità di convincere le popolazioni “resistenti” delle buone decisioni del Governo sul tema dell’energia.
Questa festa è di fatto diventata un’operazione di marketing e di formazione del consenso tanto cara al governo .
Basti pensare a quanto recentemente affermato da Berlusconi in tema di nucleare ….“ dopo la decisione di costruire le centrali nucleari adesso è necessario convincere le popolazioni della bontà della scelta del nucleare.”
Ci si preoccupa di convincere le popolazioni, ma se ciò non dovesse bastare arriverà l’esercito a difendere i siti individuati per le centrali definiti di interesse nazionale , così come nuove leggi permettono di fare .Alla faccia della Democrazia !!!
Saremo in Piazza a Lecce per lottare contro le imposizioni ed i ricatti realizzati da parte delle maggiori società elettriche nazionali , che sono le vere organizzatrici di questo appuntamento , sui nostri territori già pesantemente colpiti dalle devastazioni
Brindisi 16.05.10

Forum Ambiente e Salute di Lecce
Coordinamento Regionale Antinucleare Salute–Ambiente-Energia.
, Greenpeace Taranto , Taranto Futura , Taranto Libera,
Coordinamento No Biomasse ed Inceneritori della Bat ,
Medicina Democratica Brindisi , Salute Pubblica- Brindisi ,
Puglia Antagonista –Brindisi , Forum Ambiente e Sviluppo- Ostuni.

A nome delle associazioni Bobo Aprile 368 582406
boboaprile@tiscali.it


Afghanistan 17 maggio 2010 Due morti sulla strada di… Giarabub: la guerra logistica persa dalla NATO
http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/afghanistan_9.htm


Quanto avvenuto ieri 17 maggio 2010 in una località come Bala Morghab, oggetto di attacchi negli ultimi anni ( dove a rotazione inutilmente contingenti multinazionali hanno cercato di raggiungere sul campo superiorità militare e consenso tra le popolazioni locali, investendo risorse considerevoli), fa pensare che l’ipotesi di una sconfitta totale entro il 2013 dei talebani, , sia solo una pia illusione.
Stiamo assistendo ad un film che i più anziani di noi hanno già visto, con la presentazione ridicola di una exit strategy dove i “locali” prendono le redini del controllo militare del paese e tengono a bada i “cattivi ” sostenuti da un inaffidabile o pericoloso vicino.
Lo abbiamo visto in Vietnam, lo abbiamo visto proprio in Afghanistan una ventina di anni fa con i Russi.
Partendo proprio dall’esperienza fatta da questi ultimi, i Russi, che possiamo definire quello di ieri un episodio emblematico della guerra logistica persa dalla NATO nel teatro afgano.
La necessità di rifornire di qualche decina di uomini (e della smisurata quantità di materiale logistico e di approvvigionamento che necessita quotidianamente ad essi e ai soldati occidentali presenti già a Bala Morghab) ha determinato la scelta da parte del comando ISAF-NATO di mettere su un convoglio corazzato stile “Armata Rossa assediata in Afghanistan” di venti anni fa.

Sì, perché il pattuglione di cento e più mezzi blindati e corazzati fu l’ultima, inutile trovata fatta dai generali superdecorati Russi in quel tragico teatro di guerra contro gli insorti afgani quando essi assediavano avamposti e città fortificate dove sventolava la bandiera rossa accanto a quella della afgana. Grazie a simile trovata si riuscì a prolungare la guerra a costi economici enormi e furono più i carri armati e blindati abbandonati per usura per le mulattiere afgane che quelli effettivamente distrutti dagli insorti.
Per i russi a complicare le cose ci si misero gli americani che tramite la CIA fornirono di missili antiaerei Stinger i mullah ribelli determinando la messa a terra del parco elicotteristico russo, mentre per NATO e USA , oggi, invece, è l’inaffidabilità dell’esercito afgano, la ricerca di minor costi in vite umane , il pesante costo logistico per ogni uomo che moltiplica all’infinito ogni difficoltà , oltre che l’inconcepibile idea di voler fare tutto in fretta in un luogo dove il tempo scorre monotamente da millenni
Se ieri erano in oltre quattrocento, i Robocop, a scortare poche decine di uomini di rinforzo da inviare in una base sperduta al confine con il Turkmenistan, immaginatevi quanto costano le cosiddette offensive miracolose che da un paio di anni ci propinano in supporto ad una exit strategy che non sia una fuga clamorososa stile Armata Russa!
Dietro ad esse si cela una complessa rete di affari e intrecci incredibili come quelli con la Russia di Putin, con l’Ucraina e lo stesso Pachistan che forniscono le basi del rifornimento logistico, l’affitto di supercargo , il permesso di transito aereo con relativa tassa di sorvolo per ogni aereo, uomo o collo trasportato , l’affitto di elicotteri per il rifornimento di basi inglesi e NATO, la fornitura di autisti e scorte dei convogli provenienti dal Pachistan. Insomma un bell’affare che certi soggetti vorrebbero che non finisse mai!
C’è un secondo inquietante aspetto invece nell’attacco di ieri ed è quello insito nella tecnica dell’attentato.
Non parliamo dell’usanza di mettere una mina autocostruita sotto il ciglio di una strada, tecnica ormai acquistita anche dal più giovane degli scugnizzi afgani ,come lo era un tempo per gli sciuscià napoletani quello di mettere i petardi tra le ruote dei filobus del Rettifilo, bensì nella costruzione del sistema di innesco e detonazione.
In effetti sembra quasi inspiegabile come sullo stesso tracciato dove erano transitati già altri 3 o 7 mezzi simili sia potuto esplodere un ordigno in maniera automatica a meno che esso non fosse o telecomandato o avesse un innesco intelligente capace di attivarsi solo dopo un certo numero di “contatti”.
Escludendo a priori il fatto che le ruote del nostro Lince abbiano scartato dal percorso in fila indiana seguito a velocità da tartaruga del convoglio e tenendo conto che a saltare in aria è stato proprio il Lince degli sminatori italiani, ovvero quello non avrebbe mancato di un millimetro il percorso delle ruote del blindato che lo precedeva, dovremmo affermare che se l’ordigno non era telecomandato, allora gli afgani hanno fatto un salto di qualità nella costruzione di IED dove la I non significa più improvvisati , bensì intelligenti!
Se invece l’ordigno era telecomandato allora siamo dinanzi ad una debacle tecnologica!!! Possibile che i numerosi apparati disturbatori, produttori di Jamming che dilagano tra i contingenti NATO in Afghanistan hanno fallito?
Possibile che non siano riusciti a mettere KO la ricezione degli impulsi del telecomando “assassino”?
A meno che… in quel momento per esigenze superiori, i sistemi di Jamming non fossero stato ammutoliti… Spesso gli americani richiedono ai contingenti minori compreso quello italiano di spegnere i loro disturbatori quando in zona hanno in volo dei droni da ricognizione ed attacco, poichè si rischia di perderne il telecontrollo a causa delle interferenze elettromagnetiche.
Ieri, quest’ordine di spegnere gli apparati “salvabombe” era stato per caso dato?E da chi?

Una domanda che forse anche la Procura di Roma, presso la quale è stata aperta l’inchiesta per strage dovrebbe fare, onde poter dare una risposta di chiarezza e giustizia per i familiari dei soldati morti o feriti, ma anche per color che hanno un figlio o un marito su quel lontano fronte di guerra.

Antonio Camuso
Osservatorio sui Balcani di Brindisi

http://www.pugliantagonista.it/osservatorio.htm
Brindisi 18 maggio 2010

sabato 8 maggio 2010



Pisa 7 maggio 1972 : muore in cella per le percosse subite l'anarchico Franco Serantini

Insieme a tanti altri compagni è impegnato in tutte le iniziative sociali di quegli anni, come l'esperienza del "Mercato rosso" nel quartiere popolare del Cep, in molte azioni antifasciste e, infine e nell'accesa discussione che la candidatura di protesta di Pietro Valpreda ha innescato nel movimento anarchico. Il 5 maggio 1972 partecipa al presidio antifascista indetto da Lotta continua a Pisa contro il comizio dell'on. Beppe Niccolai del Movimento Sociale Italiano. Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia; durante una delle innumerevoli cariche Franco viene circondato ...

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http://www.pugliantagonista.it/archivio/serantini.htm



venerdì 7 maggio 2010


7 maggio 2002- 7 maggio 2010

Otto anni fa ci lasciava il compagno Salvatore De Carolis

http://www.pugliantagonista.it/archivio/Salvatoredecarolis.htm

giovedì 6 maggio 2010


Lungomare di Bari, maggio 2012
La poesia che fermò i carri armati ma non… l’inquinamento in Puglia
http://www.pugliantagonista.it/openarea/miscellanea_open.htm

Il colonnello Serghei Starasky , ( un noto compagno leccese che aveva sovietizzato il suo nome contestando nel 2010 le celebrazioni dell’unità d’Italia) conosciuto anche come Chitarra Stalin, a causa del suo amore per lo strumento musicale che portava sempre con sè nel suo Tank T-10 Stalin , assaporando la vittoria imminente incitava gli uomini all’assalto finale.
Dal mare, lievemente increspato da una fresca tramontana, giungeva l’odore dello iodio misto a quello di petrolio di cui era intrisa la spiaggia sottostante e proveniente da una falla da una piattaforma petrolifera posta a poca distanza dal porto.

Serghej, dopo anni di inutili tentativi nel cercare di consegnare alla giunta Vendola, la richiesta firmata da centinaia di associazioni e decine di migliaia di cittadini pugliesi, di moratoria senza condizioni sulle quantità di energia prodotta nella regione Puglia, bloccando altre installazioni di impianti energetici biomasse, nucleari, megaparchifotovoltaici ed eolici e megacentrali a carbone, era riuscito questa volta a mettere in piedi una vera armata di ambientalisti DOC “puri e duri”, provenienti dalle pianure Ucraine e da quelle leccesi, con relativo armamentario lasciato abbandonato dall’exArmata Rossa dalle parti di Chernobyl, fatto sbarcare clandestinamente alla Fiera del Levante come materiale agricolo, si approntava a fare irruzione alla Regione.

Il cappello o meglio il colbacco con la Stella Rossa che indossava in quel momento lo aveva trovato in quel meraviglioso Stalin che ora, sferragliando e lasciandosi una puzzolentissima scia di fumo si stava facendo strada sul lungomare di Bari seguito da altri residuati bellici sovietici.
Su molti di essi era innalzata la bandiera del sole che ride, mentre su altri ,con vernice bianca, gli insorti ambientalisti pugliesi , che si erano accodati ai tovarich ucraini, avevano dipinto scritte tipo “-Energia nucleare, no grazie!”- , o anche –“ Trivellatevi Vendola!” - scritte che solo in parte coprivano altre sbiadite in cirillico -CCCP o morte- o - Viva il compagno Stalin!-

Intorno al Reichstag regionale erano state erette le ultime difese: rastrellati in città i giovanissimi della Vendolajungen ( una derivazione della fabbrica di Nichi) dopo una sommaria istruzione erano stati forniti di panzerfaust e sparpagliati nelle trincee intorno al palazzo della regione
Nel bunker blindato , dove i colpi di cannone e dei lanciagranate arrivavano attutiti, Nichi ....
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Da “Incubi ambientali nella Puglia che vogliamo”
http://www.pugliantagonista.it/openarea/miscellanea_open.htm

I racconti di Pugliantagonista.it
6 maggio 2010

lunedì 3 maggio 2010




Raccolta firme referendum acqua pubblica


due giorni di grande mobilitazione


Brindisi, code alle file dei Banchetti che per due giorni, 1 maggio compreso hanno visto la presenza costante delle associazioni e partiti aderenti al comitato. Da rilevare la presenza costante del consigliere comunale Guadalupi come validatore di firme che ha permesso così che i banchetti poessero rimanere sino a tarda sera.
altre foto su iniziative pagina OpenArea di Pugliantagonista.it

sabato 1 maggio 2010




W IL PRIMO MAGGIO