mercoledì 21 luglio 2010





La redazione di Pugliantagonista.it saluta con gioia la sentenza che manda assolti per la seconda volta tutti i 13 compagni imputati ed anche… la 14 esima imputata , quella che il PM Fiordalisi non potè incarcerare solo perché aveva 4 anni.


Pubblichiamo solo oggi , nelle pagine dell’Archivio Storico Benedetto Petrone , a 9 anni di distanza le foto di uno dei peggiori delitti di cui la “banda del Sud Ribelle” si macchiò nel lontano 2001: l’aver terrorizzato le agenzie interinali, come la Manpower annunciando azioni di protesta dinanzi alle sedi del SudItalia.


Delitto orrendo che metteva in pericolo la libertà d’impresa compresa quella di reclutare schiavi a tempo determinato pronti ad essere poi gettati nella spazzatura ad ogni capriccio del Mercato.
La notizia che il tribunale di appello di Catanzaro confermi che protestare contro il caporalato organizzato del nuovo millennio non sia un reato, giunge il giorno in cui i nuovi dati sull’economia attestano che a pagare la crisi è ancora una volta il Sud, dove la povertà stia dilagando e la disoccupazione si stia ingrossando dopo l’espulsione di centinaia di migliaia di schiavi assunti in questi anni dalle agenzie interinali


Le foto che pubblichiamo ritraggono gli aderenti della sezione tarantina del Sud Ribelle che, nel giugno 2001, stendono i loro striscioni dinanzi alle saracinesche chiuse della Manpower di Taranto.


A capeggiare questo pericoloso gruppo di “banditi” c’era una giovanissima ed agguerrita manifestante , in una splendida maglietta rossa che faceva un tutt’uno con la bandiera rossa dei Cobas che imbracciava decisamente e con la quale incitava i suoi compagni e le sue compagne a gridare no alle politiche affamatorie del Capitale e degli Otto Grandi che da lì a pochi giorni si sarebbero riuniti a Genova.



Insomma la piccola strega rossa , rossi i suoi capelli, come quelli della sua sventurata madre che al posto suo si dovette fare pure qualche giorno di galera, grazie a PM e ROS ammalati di manie persecutorie , ebbene quella piccola strega la scampò bella e il carcere non lo fece solo perché, viste le dimensioni, sarebbe potuta facilmente sgusciare tra le sbarre, ma solo oggi a distanza di 8 anni da quegli arresti eccellenti forse potrà tirare un sospiro di sollievo…

forza compagni !!! oggi come ieri
SIAMO TUTTI SUD RIBELLE !!!
La redazione di www.pugliantagonista.it
20 luglio 2010

venerdì 16 luglio 2010


CATANZARO 20 LUGLIO MOBILITAZIONE AL PROCESSO DI APPELLO AL SUD RIBELLE

20 LUGLIO A CATANZARO, PROCESSO DI >APPELLO AL SUD RIBELLE>>>>APPELLO PER IL PROCESSO D'APPELLO - CATANZARO 20 LUGLIO 2010- ALLE/AI >>COMPAGNE/I IMPUTATE/I PER IL TEOREMA "SUD RIBELLE", GIA' ASSOLTI IN 1° >>GRADO
20 LUGLIO A CATANZARO,PROCESSO DI APPELLO AL SUD RIBELLE>>>>“SIAMO TUTTE/I IMPUTATE/I, CARLO GIULIANI E’ TUTTE/I NOI”>>>>>>>>Dopo 8 anni il processo al Sud Ribelle si avvicina alla conclusione. >>>>Il 20 luglio, 9° anniversario dell’assassinio di Carlo Giuliani e data >>>>simbolo delle giornate di Genova, la Corte di Assise d’Appello di>>>>Catanzaro si pronuncerà sulla decisione della Corte di Assise di Cosenza>>>>che ha>>>>assolti i 13 compagni/e , mandando in frantumi il forcaiolo teorema>>>>Fiordalisi.>>>>Nel rituale questurino-giudiziario , sotto accusa sono sempre le idee e i >>>>propugnatori dell’uguaglianza e della giustizia sociale, che la piazza di >>>>Genova chiedeva unanimemente. >>>>Genova ha segnato il movimento con la morte impunita e archiviata di Carlo>>>>Giuliani ;con le pesanti condanne inflitte alle/i compagne/i condannati >>>>sdoganando i reati fascisti di “devastazione e saccheggio”. E il 20 luglio>>>>a Catanzaro pende il rischio che la Corte di Assise d’Appello possa>>>>accogliere il ricorso della Procura di Cosenza,riportando il processo >>>>all'anno zero.>>>>>>>>Il processo al Sud ribelle, è bene ricordarlo, è uno dei due filoni >>>>d'inchiesta aperti da Genova, che ha tentato di raccontare in chiave>>>>criminale quella informale aggregazione autonoma.. Mentre i veri>>>>criminali hanno >>>>assassinato Carlo e assassinano giorno dopo giorno la libertà di pensare>>>>e dissentire, di agire e di esistere . >>>>Il 20 luglio 2010 a Catanzaro, a Genova e dovunque, dobbiamo essere più>>>>che mai presenti in piazza per non dimenticare e per non lasciare che>>>>siano i>>>>giudici a scrivere la storia e a legittimare la repressione delle idee e >>>>delle azioni. . Facciamo sentire a tutte/i che il processo a carico del>>>>Sud Ribelle non coinvolge solo 13 compagne/i, bensì l’intero movimento che>>>>protestò da tutta Italia a Genova nel luglio 2001 !>>>>Il 20 luglio 2010 a Catanzaro è necessario più che mai assumersi questa >>>>responsabilità collettiva , partecipando con delegazioni nazionali al>>>>presidio davanti al Tribunale.>>>>>>>>Martedì 20 luglio PRESIDIO davanti il tribunale di Catanzaro dalle ore 9.>>>>>>>>coordinamento liberi tutti>>>>>>>>_______________________________________________>>>>Cosenza2feb mailing list>>>>Cosenza2feb@inventati.org>>>>https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cosenza2feb

giovedì 15 luglio 2010


SUBURBANA FESTIVAL VI EDIZIONE 20-24 LUGLIO 2010
Campeggio Politico – Proiezioni-Dibattiti – Concerti
c/da San Michele in Triglie, SP 48 Statte - Crispiano KM 1


PER TUTTA LA DURATA DEL CAMPEGGIO PREVISTI COLAZIONE, PRANZO E CENA.


Info: suburbanafestival.blogspot.com Prenotazione corsi e campeggio: comitato.di.quartiere@email.it tel: 392 8613690 begin_of_the_skype_highlighting 392 8613690


PROGRAMMA:Martedì 20concertiOre 23:00 Percussioni TarantoDJ Fonzie (Funk)Robert8 (Funky/Hip Hop da Taranto)Hacc (Hip-Hop da Taranto)Mercoledì 21Ore 23:00 Concerti:Presentazione della compilation dedicata a Davide Cesare: “Resisto 2. RAP Militante dal Basso”El Pueblo: Sciamano&Viviana (Hip-Hop da Taranto)Dj Malatesta & Drowning Dog (Hip-Hop dalla California)GenteStranaPosse(Hip-Hop da Palermo)GFK (Hip-Hop da Taranto)Leleprox (Drun 'n Bass)Acero (Hip -Hop da Milano)Cuba Cabbal (Hip-Hop da Pescara)Giovedì 22Ore 23:00 Concerti: LE ORIGINI DEL RAGGAE ITALIANO:Treble Lu Professore GopherDjWarPapaRickyLuRudy (Reggae dal Salento)Hunza Originalsalentostyle / (Reggae dal Salento)Oronzo B (Reggae dal Salento)a MILITANT P e GEORGES LAPASSADEVenerdì 23Ore 23:00 Concerti:Moyenei ( Hip Hop / Reggae / Soul dal Cile-Messico)Manik B (Reggae / Dub / Hip Hop dal Messico)Blood N'Roots (Roots/Dub da Paolo VI)Dreadblock Hi-Fight ( Reggae/Roots/Dub da Taranto)SFK (Hip -Hop da Palagiano)Sabato 24Ore 23:00 Concerti: Zuingoyouth Lele MC feat FIDO GUIDO (Reggae da Paolo VI)Bimboombam (Reggae da Paolo VI)I.P.VI (Elettro Hip-Hop da Paolo VI)Strawmc (Hip-Hop da Paolo VI)Bleedz (Hip-Hop da Taranto)Plei (Hip Hop da Taranto)Big Nose (Hip-Hop da Taranto)Wicked Selecta (Reggae da Paolo VI)Zire (hip-hop da Paolo VI)

giovedì 1 luglio 2010






Report e foto su presentazione libro” Fuori dalle gabbie” di Donato Peccerillo

http://www.pugliantagonista.it/archivio/fuori_dalle_gabbie.htm

Potremmo sintetizzare in poche parole l’iniziativa di questa sera : la ricerca della quadratura del cerchio utilizzando un libro come un martello da fabbro….ovvero…accanto alla statua di Augusto mettiamo una in nero carbone dedicata a Federico Pirro.

Ci spieghiamo meglio: se lo scopo dichiarato dallo stesso autore del libro era quello di dimostrare che le gabbie salariali abbattute alla fine degli anni 60, grazie alle lotte dei lavoratori appartenenti ad una classe operaia in espansione , come numero e forza contrattuale, sono improponibili oggi in molti son stati sul palco degli oratori a far di quella lotta un punto di merito per dimostrare la bontà di attuali e contestate scelte “di mediazione” in campo nazionale e locale che mettono in discussione molte delle conquiste “operaie” dell’autunno caldo, a partire dall’abolizione delle gabbie alla nascita dello statuto dei lavoratori .




Fortunatamente dalla testimonianza venuta da coloro, che negli anni 60 erano semplici operai sindacalizzati, poi divenuti dirigenti sindacali come Giovanni Caforio e l’on Carbonella, sono venute le conferme di ciò che analizza nel suo libro Peccerillo: una Brindisi operaia che negli anni 60 si risveglia, che scavalca spesso le sue dirigenze sindacali, che non accetta leggi e regole come le gabbie, che è pronta a lanciarsi in lotte durissime e tutto ciò nonostante che in fabbrica la selezione nelle assunzioni contemplavano il beneplacito da parrocchie, rapporti confidenziali dei CC, segreterie di partiti, ecc
A Brindisi al finire degli anni 60 , nonostante le divisioni artificiose create dalle gabbie e dalla presenza di una classe operaia privilegiata come quella dei trasfertisti, le lotte nell’autunno caldo per i contratti e contro le gabbie si sommarono, in un crescendo generando un effetto valanga , in un luogo “sensibile”come la nostra città , dove grazie ad enormi investimenti di Stato si erigevano il polo chimico e quello energetico e dove scioperi continui avrebbero avuto grosse ripercussioni anche nel campo metalmeccanico, vedi Italsider Taranto, ecc.
Insomma Brindisi, fu alla fine degli anni 60, una realtà di avanguardia sotto il punto di vista della rivendicazione sindacaleanche in campo nazionale.

Ma il cerchio non si può quadrare e lo sappiamo…

Se bisogna dare atto e questo lo attesta il Peccerillo nella sua ricerca che , cosa poco nota da tutti noi, un sindacato come la CISL fu particolarmente sensibile sulla questione delle gabbie salariali e nella dinamica di confronto tra le tre confederazioni fu quello che spinse , trainando una CGIL riluttante, dobbiamo però dire come dimostra carte alla mano il Peccerillo , ma anche nell’intervento appassionato del “comunista/sindacalista “ Giovanni Caforio come la discriminazione contro chi era tesserato CGIL fosse poi l’anticamera del licenziamento e della disoccupazione .
In molte fabbriche “sensibili” la tessera alla CISL era d’obbligo, proseguendo una dinamica come accennata dallo stesso Caforio che voleva Brindisi, porto NATO e territorio fortemente condizionato dagli interessi strategico militari, un luogo dove essere un rosso significava essere la quinta colonna del patto di Varsavia e di Stalin anche nell’apparato produttivo a più alta tecnologia.
In questo Caforio, terminando il suo intervento ha lanciato un appello a ricercatori come Peccerillo, di provare a riscrivere in questa chiave la difficile vita dei sindacalisti e degli operai “di sinistra” nella nostra città dal 1945 sino al 1970, ovvero sino all’approvazione dello Statuto dei lavoratori.
La Cisl si ritrovò “naturalmente “ ( per la sua presenza forzata in determinate fabbriche ) a dover cavalcare la rabbia operaia o meglio cercare di tenere a freno le parti più arrabbiate ed in cambio, come suo stile, cercò attraverso la mediazione, di poter mantenere in piedi un equilibrio tra le esigenze del grande padronato, che a Brindisi era in parte statale e quelle di migliaia di operai, in gran parte excontadini, spesso provenienti dalla Col diretti di Bonomi, che reclamavano quello che gli era stato promesso dal prete, dal maresciallo dei carabinieri, dal segretario delle sede locale della DC del paese al momento dell’assunzione, ovvero la loro partecipazione alla società dei consumi alla stessa stregua dei loro colleghi e compagni settentrionali.

La contraddizione capitale lavoro detta in termini marxiani ebbene non fece quadrare il cerchio, allora e generò una nuova classe di quadri operai che diedero in seguito vita ad una combattiva FLM in particolare nelle ditte del subappalto del petrolchimico e della centrale ENEL Nord, dove la richiesta di manodopera fece saltare i controlli “preventivi” nelle assunzioni, …e questo nel dibattito non è stato detto…che a sua volta condizionò rafforzando la nuova direzione brindisina della CGIL e uno spostamento a sinistra di interi strati sociali della nostra città , anche negli equilibri elettorali. Ad un certo punto la DC rischiò il sorpasso e i fascisti divennero il fantasma di un lontano passato…

Quando si vuole quadrare il cerchio ed invece esce fuori un triangolo….quello delle Bermude, dove scompare la realtà e riappaiono vecchi fantasmi del passato.

Sapevamo che andare ad un evento sponsorizzato dalla CISL, (che nell’occasione voleva ricordare il 50esimo della sua nascita) un sindacato che su alcuni temi roventi in città; ambiente, centrali a carbone , Rigassificatore si contraddistingue per una linea dichiaratamente favorevole ad ogni nuovo insediamento”-perché porta lavoro…la sicurezza e l’ambiente li controlliamo in corso d’opera:..ecc” significasse dover essere costretti a fare da ascoltatori in vena di martirio, pur di afferrare brandelli di ricostruzioni di memoria….(riportandoci indietro nel tempo quando da studenti dovevamo sorbirci un pedante professore di latino, pur di prendere la laurea) , ebbene però non ci aspettavamo che invece ad irritare non solo noi, gli ex sessantottini o i neoNO-AL-CARBONE presenti, ma anche molti dei vecchi operai sindacalizzati degli anni 70, è apparso in veste di relatore ma anche di cattedratico supponente e poco aperto al confronto, l’illustrissimo dottor Federico Pirro,da Bari, ex-comunista, che in contrapposizione a ciò che scrive Peccerillo sul libro, ma anche alla tesi ufficiale abbracciata ormai da gran parte della società civile di questa città, ha affermato che:
1) i vecchi poli di sviluppo ( da molti definite cattedrali nel deserto) sono ancora il motore trainante dell’economia industriale italiana, che Brindisi è un esempio ancora attuale,
2) che la megacentrale a carbone di Cerano ha una ricaduta economica e sociale positiva su questa città di proporzioni inimmaginabili,
3) che polemiche come quelle relative al Rigassificatore se fossero state in piedi a Brindisi al tempo della scelta del polo petrolchimico oggi non staremmo così bene… e che quindi prima si fa e meglio è…

Insomma se non ci fosse stato un agguerrito e inconsueto “ambientalista in odor di comunismo” il giornalista ed editore del libro, Vittorio Stamerra a contrastarlo, il Federico Pirro ci avrebbe rifilato anche la giustezza dell’installazione di una bella centrale Nucleare al posto dei giardinetti del porto.

Questa sera abbiamo scoperto grazie al cattedratico dell’università di Bari , Federico Pirro che esiste un’altra Brindisi , una Brindisi che non conoscevamo, quella della piena occupazione, dalle mille fabbriche e fabbrichette che lavorano a ritmo continuo intorno al grande polo industriale brindisino, di imprenditori attenti alla sicurezza e al benessere dei propri operai, che non si comprerebbero mai uno yacht o la seconda villa al mare se prima non hanno pagato tutti i contributi ai propri dipendenti, con le acque delle falde pure come la pipì di un neonato, senza mercurio e metalli pesanti, senza terreni e polmoni invasi dal carbone e altre schifezze, una città dove ci si ammala di troppa salute, dove i giovani non fuggono per la disperazione…insomma una Brindisi a misura di Pirro, che regalandoci la bella idea di istituire un corso di laurea in chimica a Brindisi forse si aspetta che gli dedichiamo una bella statua all’incrocio dei Corsi…noi gliela faremmo pure… ma con l’unico materiale facilmente a disposizione sul posto: di NERO CARBONE!
PS: Al mancato dibattito che speriamo sia stato dovuto agli orari di chiusura dell’Archivio, piuttosto che il non voler accettare un contraddittorio con chi la pensa diversamente su certe scelte, crediamo che ci sia dovuto in un'altra prossima occasione dove saremo noi , ( ovvero le associazioni che seguono da anni la tragedia degli operai ammalati di neoplasie da agenti chimici, dei loro familiari che attendono invano giiustizia, di coloro che denunciano un territorio devastato dall’uso di milioni di tonnellate annue di carbone, di un territorio dove l’agricoltura è stata sterminata e si ritrova invaso da pannelli fotovoltaici , dai tanti giovani che vorrebbero non abbandonare questa città ai soliti padroni dell’energia , della speculazione e della collusione mafiosa con la politica) ad invitare Donato Peccerillo a discutere sul suo interessante libro-ricerca.

La redazione brindisina di Pugliantagonista.it

Brindisi 30 giugno 2010