giovedì 29 settembre 2011







30 settembre 1977 -30 SETTEMBRE 2011
WALTER ROSSI
UN RICORDO SENZA PACE
ROMA CORTEO PER RICORDARLO CON LA PARTECIPAZIONE DELL’ANPI DI ROMA E DEL LAZIO
http://www.pugliantagonista.it/archivio/walter_rossi77.htm


Tutto iniziò alcuni giorni prima con tre tentati omicidi da parte dei fascisti romani che scorazzano impuniti . Per protestare contro l'ultimo ferimento di una compagna Elena Paccinelli , Walter rossi insieme ad altri compagni il 30 settembre 77 sta volantinando quando i fascisti usciti dalla sede del MSI della Balduina e accompagnati da un blindato della polizia , sparano ammazzando Walter e rimangono per qualche tempo fermi a congratularsi del colpo. poi si ritirano nella sede.
La polizia invece di arrestarli , si avventa sui compagni e ne ferma uno manganellandolo sul cellulare e addirittura ostacola lo stesso trasporto di Walter all'ospedale e poi, dopo aver dato tempo ai fascisti di far sparire armi, prove e colpevoli, la polizia si presenta nella sede del MSI a pochi metri dall'accaduto.
Questo e altre terribili ed incredibili storie le riproponiamo oggi, ricordando Walter e tanti altri compagni uccisi che non hanno avuto giustizia , come Benedetto Petrone. per non dimenticare.

mercoledì 28 settembre 2011







FOTO E COMMENTO SU MARCIA DELLA PACE A BRINDISI DEL 25 SETTEMBRE 2011





lunedì 26 settembre 2011







Ammiragli… di pace e lo spirito di san Francesco tradito.
Ovvero stragi di migranti, la NATO e il santo di Assisi



http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/migranti_22_ammiraglidipacei.htm


La leggenda vuole che il Santo di Assisi incontrasse il lupo che terrorizzava quelle contrade facendo strage di animali e di uomini e , accortosi dei suoi lamenti per una spina conficcatasi in una zampa , nonostante che tutti lo invitassero a fuggire via, Francesco, mosso da carità cristiana, curò il feroce animale sino alla sua guarigione…

1600 era il numero tragico, ricordato simbolicamente nella marcia della pace Perugia Assisi odierna, di migranti morti negli ultimi sei mesi nel Mediterraneo supercontrollato dalla flotta NATO.
Ai microfoni delle tv che li intervistavano , i pacifisti marciatori con un numero stampigliato addosso ed una maschera bianca per ricordare come queste morti anonime non riescono a scuotere la coscienza della civilissima Europa, han ripetuto purtroppo un ritornello frutto, o di ingenua ignoranza sulla natura della NATO o di un tacito non voler mettere in crisi quei complessi meccanismi di interazione tra ONG cattoliche e non, con le strutture di intervento e soccorso militari che operano sulle coste italiane, in primis Lampedusa.
Un ritornello che abbiamo già sentito dal ministro Frattini poco più di un mese fa , quando, messo in difficoltà dinanzi all’ennesima strage, in piene polemiche sui mancati soccorsi, affermava che avrebbe chiesto alla misteriosa NATO, chiarimenti… dubbioso se scrivere tale richieste in inglese, tedesco e francese poiché assolutamente all’oscuro chi fosse nella NATO chi aveva il comando delle operazioni navali.
Insomma , sfilare lodevolmente per chilometri, ricordando quella tragedia è bene, ma… per poter ridare dignità a quei migranti anonimi affogati nel Mare Nostrum forse sarebbe ora di dare un nome e un cognome alla catena di comando delle navi NATO e su quell’ipotetico mancato soccorso in un mare supercontrollato.

Ammiragli di pace e lo spirito di San Francesco tradito..

Basterebbe solo un piccolo sforzo, quello di rileggere le pagine dei giornali e i resoconti stenografici delle sedute in Parlamento per poter avere sorprendenti risposte alle nostre domande.
Scopriremmo così che il 23 marzo 2011 , in Senato, l’attuale smemorato ministro Frattini annunciava con grande soddisfazione che l’ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri, persona stimatissima dalla NATO e dallo Stato Maggiore italiano, diveniva il Comandante del Comando Navale Alleato antiGheddafi . Questo avveniva dopo un lungo e difficile braccio di ferro, nella NATO, inizialmente orientata a tener fuori l’Italia, ma che poi , con un accordo prevedeva , a fronte dell’utilizzo di basi e della logistica italiana e del contributo alla coalizione di volenterosi di un dispositivo aeronavale nazionale , che all’Italia venisse conferito un incarico di prestigio nel dispositivo NATO anti-Gheddafi.salvando così la faccia di Berlusconi e il governo italiano.
In seguito, la responsabilità italiana, sulle operazioni in mare, diveniva totale con l’assunzione del comando delle 15 navi militari componenti il NATO task GROUP 455.01 da parte del Contrammiraglio Gualtiero Mattesi imbarcato sulla portaerei Garibaldi, poi sostituito a giugno dal L’Ammiraglio Foffi già Comandante del Contingente Navale Italiano assegnato alla NATO per l’Operazione Unified Protector.
Insomma il comando delle navi NATO che han pattugliato quelle acque dove han trovato la morte 1600 migranti non parlava tedesco, inglese, olandese, francese, ma semplicemente italiano.
Ma ad aggiungere sorpresa a sorpresa scopriremmo nella nostra ricerca , che in piena adesione al cliché che accompagna mediaticamente l’uso del nostro strumento militare e che definisce i nostri guerrieri come ambasciatori di pace , ebbene scopriremmo che qualche ammiraglio di quella catena di comando è stato insignito addirittura della “palma d’Oro” dalla ASSISI PAX International.
http://www.assisipax.org/index.asp

Se non vivessimo nell’Italia dei paradossi porremmo la domanda:-“Come è possibile fregiarsi di una onorificenza legata al nome di san Francesco e poi permettersi di non punire fermamente chi , come sottoposto, comandante di una o più navi , ha voltato lo sguardo e turato le orecchie dinanzi ai disperati appelli di migranti in difficoltà?”- Signor Ammiraglio, come è possibile che proprio sotto il suo comando lo spirito del Santo di Assisi, quello della carità cristiana , del soccorso ai bisognosi fossero pure degli animali, sia stato violato od omesso da dei suoi sottoposti?”- Ma nei vincoli con le quali le veniva assegnata la palma d’oro non vi era quello di dovere essere disponibile ad impegnarsi come testimone e portavoce della "Cultura di pace", …. e dei principi della “cultura di pace” pronunciando, pubblicamente la “promessa di operare per il dialogo culturale come procuratore-ambasciatore di pace" nel prossimo futuro?-“
1600 volti anonimi in nome dello spirito del Santo dai piedi nudi invocano da lei giustizia e rispetto della dignità umana affinché altri non si vadano ad aggiungere a questo infinito elenco di vittime della cinica Fortezza Europa.

Antonio Camuso
Osservatorio sui Balcani di Brindisi
25 settembre 2011 50° marcia della pace

domenica 25 settembre 2011



25 SETTEMBRE 1943



LA STRAGE DEL DUBAC



ovvero quando il porto di Brindisi divenne color rosso sangue



e i pescatori di Otranto salvarono centinaia di vite umane









Oggi domenica 25 set 20110 su Quotidiano di Puglia edizione Brindisi articolo di approfondimento storico di Antonio Camuso dell’Archivio Storico Benedetto Petrone.
Il 25 settembre del 43 il porto di Brindisi si colorò del sangue dei morti e dei feriti del piroscafo Dubac affondato dai tedeschi e della solidarietà delle popolazioni salentine e del ruolo di Brindisi nel tentativo di salvataggio degli italiani lasciati abbandonati in Grecia , Albania , Croazia alla mercè dei tedeschi. Un ricordo e un richiamo alla solidarietà in momento in cui scelte sbagliate dei nostri governanti ha portato l’Italia ad un altro 8 settembre lasciandoci in balia dei banchieri della Bundesbank e del Capitalismo Globalizzatore,
Da domani l’articolo e foto allegate sarà disponibile su Pugliantagonista nelle pagine dedicate al sito dell’Archivio Storico Benedetto Petrone




Antonio Camuso

venerdì 16 settembre 2011







BRINDISI 16 SETTEMBRE 2011, PIAZZA VITTORIA
INIZIATIVA SU RICHIESTA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA A BRINDISI
Report e foto su












giovedì 15 settembre 2011



SOLIDARIETA' AGLI OPERAI DELLA FABBRICA IRPINA DELL'IRISBUS




SOLIDARIETA' AGLI OPERAI DELLA IRISBUS DA PARTE DELLA REDAZIONE DI PUGLIANTAGONISTA.IT
http://www.pugliantagonista.it/openarea/irisbus_non_si_tocca.htm



mercoledì 14 settembre 2011



Finanziaria lacrime e sangue? Piombo e CS agli incazzati

http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/NLW_1_animali.htm

Estate 1789
Si narra che la povera Maria Antonietta mossa a compassione del popolo francese si lasciasse scappare un
: “- Se il popolo ha fame dategli brioches.”-
Ma i suoi sudditi non erano avvezzi a simili leccornie e questo suo atto di bontà , purtroppo, le costò un po’ caro, facendole perdere la sua coronata testa, ma insegnando ai futuri governati che si fossero trovati nelle stesse condizioni , di non lasciarsi andare in lacrimucce bensì a dispensare i propri cittadini in vena di rivolta, di beni di prima necessità ben più sostanziosi di una brioches, come proiettili di piombo e poi più civilmente gas lacrimogeni e asfissianti, proiettili di gomma, armi elettriche, cannoni ad altre diavolerie del genere

Estate 2011

Grande scalpore hanno fatto le dichiarazioni di rappresentanti di poliziotti relativamente alle critiche alla manovra finanziaria e la denuncia sulla pericolosità dei nuovi lacrimogeni al gas CS .
Fa sorridere l’idea che la minaccia di lanciarli dentro al parlamento la facciano coloro che sistematicamente e in maniera “industriale” li utilizzano contro piccole o grandi folle di manifestanti come è successo nei giorni di Genova dieci anni fa quando si giunse a consumarne nel solo giorno della morte di Carlo Giuliani , il 20 luglio 2001 l’intero quantitativo stoccato in città a disposizione di polizia e carabinieri, e si dovette ricorrere ad un biturboelica G-222 dell’Aeronautica inviato da Genova nella Capitale a fare la scorta nottetempo di quegli “artifizi” che fecero così bella figura nell’assalto al corteo delle associazioni e dei movimenti internazionali, il sabato 21 luglio a Piazzale Kenendy, nel lungomare e nelle strade circostanti e che vide l’accanimento dei Robocop contro donne e anziani pensionati.

Se i giorni di Genova sembrano lontani , a smentirlo sono invece le misure eccezionali che il governo ha preso, quasi senza che nessuno se ne rendesse conto, nei primi giorni di quest’estate quando si preparava la prima parte della manovra finanziaria del governo.
In vista delle possibili tensioni e proteste che potrebbero in autunno degenerare in moti di piazza rilevanti, si è corso ai ripari e così, mentre si tagliavano milioni di euro per ogni comune sui finanziamenti statali, si faceva acquisto a man bassa di “pane appropriato” per i denti di futuri ribelli , facinorosi ed esagitati con voglia di emulare le piazze greche o ancor peggio quelle arabe.

Ma, se la formica della favola del francese la Fontaine aveva tutto il diritto di riempire le dispense per premunirsi per un inverno rigido, il nostro ministero dell’Interno chiamato anch’esso a far la sua parte in sacrifici, come poteva giustificare da un lato una frettolosa spesa consistente in “aiuti umanitari” per dimostranti incazzati contro politici e banchieri e contemporaneamente nascondere questo acquisto a qualche ficcanaso amico dell’opposizione?
Ebbene , nella Capitale come recita la canzone di de Andrè alligna il genio del Male … e così il 4 giugno 2011 dal Ministero dell’Interno veniva emesso un bando di gara ristretto con procedura accelerata nella quale si disponeva l’acquisto per licitazione privata campionata e non in ambito UE\WTO , di una serie di lotti di materiale atto a ridurre alla ragione un intero esercito di rivoltosi , come se i ribelli libici avessero deciso di liberare l’Italia da Berlusconi.

Parliamo del Bando 2011/S 107-175819 e dell’acquisto urgente entro il 30 giugno di ben 3000 bombe lacrimogene al gas CS da lanciare a mano, 4000 cartucce da 40 mm fumogene da addestramento, (necessarie per addestrare senza intossicare troppo gli agenti nelle lezioni antiguerriglia nei poligoni di Stato , visto le proteste montanti anche tra i celerini che si vedono ogni giorno comandati ad intervenire con il CS) , ma pezzo forte di questo bando sono i 3milioni e 200mila proiettili 9 parabellum per fucili e mitragliette e gli 800mila proiettili 9x19 NATO no-tox .(si tratta di proiettili in cui l’anima di piombo è sostituita da altro tipo di metallo , essendo il piombo sin qui usato un materiale che se disperso nel terreno può generare fenomeni di inquinamento ambientale ma anche se presente in schegge o intero in parti vitali e non possibile da rimuovere può provocare avvelenamenti anche mortali del sangue.
Il totale di questo acquisto in lacrimogeni e proiettili mortali superando i 4 milioni di pezzi ,assicura una equa distribuzione alla popolazione italiana , quella più povera seconde le statistiche o a rischio di povertà, di un proiettile a testa alla modica cifra totale di circa un Milione di Euro,
Ma, come fare a non far scattare le proteste dei soliti pacifisti ficcanaso o qualche parlamentare dell’opposizione meno distratto, per una procedura di acquisto di materiale scottante in tempi così brevi e coincidenti con le manovre finanziarie lacrime e sangue in arrivo?
Ebbene il genio del Male che annida nella Capitale cosa si inventa?
“-Mettiamo in questo bando di gara anche un bel lotto di cinture per divise maschile e femminili 15.000 per uomini e 2200 per donne per la modica spesa di 600mila euro e ,alla voce giustificazione della procedura accelerata, ci scriviamo :”Giustificazione della procedura accelerata:Soddisfacimento urgenti ed indifferibili esigenze logistiche stante i tempi stabiliti per le vestizioni estive ed invernali per il personale della Polizia di Stato”-
Un urgenza che comprendiamo: mica vogliamo che i nostri operatori dell’ordine pubblico, quest’autunno, dinanzi ai NOTAV , I COBAS e i blackblok si trovino con le cosiddette mutande in mano, senza cinture per i pantaloni e senza lacrimogeni e proiettili per fucili e pistole?

Antonio Camuso

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

15 settembre 2011



domenica 11 settembre 2011




Controcorrente: l’11 settembre frutto di stupidità, lobby e deregulation traffico aereo









Replico, a 10 anni di distanza, quanto pubblicai sul Manifesto andando controcorrente a chi fa di quel giorno un grande complotto.
1)Quanto riporto erano dati che nelle stese ore che andava in scena l’attacco alle torri , li stavo trascrivendo per preparare un documento sullo scudo missilistico da presentare in un controconvegno che pochi giorni dopo era in programma a Napoli. Quanto stavo vedendo in tv era stato previsto da rapporti consegnati al congresso ma rifiutati per le pressioni delle lobby dello scudo spaziale.
2) Per capire come funziona il traffico aereo e come era gestito in quella zona degli Stati Uniti bisogna conoscerlo da dentro sinceramente 35 anni di esperienza nel campo penso che contino… Quel caos che c’era nei cieli in quei giorni era frutto da due componenti: a) la deregulation e smantellamente della fortissima lobby dei controllori “ storici” del traffico aereo americano era avvenuta a colpi di licenziamenti, tagli ristrutturazioni nonostante un durissimo sciopero durato mesi nell’era di Ronald Regan e poi portata a termine daBush Padre. Come mai tutto ciò? Le pressioni delle compagnie aeree ed in particolare quelle che volevano dare l’assalto ai colossi del traffico aereo storici , togliendo monopoli e liberalizzando i costi dei biglietti abbassando anche i livelli di sicurezza era stata fortemente supportata daRegan e BUSH padre e di fatto aveva imposto alla stessa aeronautica militare american di non rompere troppo le scatole se non veniva avvisata di spostamenti di piani di volo, rotte, clearence, ecc. praticamente il sistema ridondante tra controllo traffico aereo civile e quello militare in quei giorni ma già da molto tempo faceva acqua.
3) Vi faccio un esempio di cui io sono stato diretto testimone 10 anni prima quando la linea Bush su questo fronte aveva vinto . Mi trovavo in visita a NY nei giorni del rientro in patria dei primi contingenti dei soldati USA dalla Guerra del Golfo. Come turista veniva offerto a tutti di poter svolazzare con elicotteri tra le Torri e i grattacieli ad un prezzo di circa 100 se in comitive da 4-6 persone o invece per circa 350-500 dollari , se munito di un tesserino di abilitazione al volo di poter noleggiare un elicottero per un volo a vista tra i grattacieli di Manhattan. Con un modico costo come vedete chiunque avrebbe potuto fare un macello.
4) Non ci credete? Ebbene andati a vedere i resoconti di un incidente aereo accaduto poco tempo fa dove due velivoli leggeri da turismo si sono scontrati a poca distanza da Ground Zero per problematiche relative al coordinamento del volo di aerei o elicotteri leggeri da turismo che costituiscono una fortissima lobby
5) Naturalmente in una vicenda enormemente complessa come un attacco simultaneo vi sono aspeti controversi, responsabilità incrociat ma …credetemi la stupidità è fonte spesso dei peggiori disastri
6) Il documento articolo di cui vi parlo è pubblicato su
http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/torri_oss.htm

Febbraio 2000 ,dinanzi al Senato americano compaiono i responsabili dei servizi segreti USA che, oltre alle consuetudinarie relazioni consuntive delle proprie “Agenzie”, si devono pronunciare sull’attualità del rapporto Rumsfeld, che caldeggia per lo scudo stellare.
Lobbies e gruppi trasversali di pressione elettorale stanno utilizzando tutto il loro peso affinchè determinate scelte in questo campo vengano prese , anche se comporteranno un enorme dispendio di risorse pubbliche.
La campagna elettorale è praticamente iniziata e a novembre a pesare, elettoralmente , ci saranno anche i potenti complessi industriali degli armamenti.
Il capo della CIA, George Tenet ed i suoi subordinati hanno già deciso da che parte stare e consegnano alla commissione senatoriale sull’Intelligence il documento:” La minaccia globale del 2000 e la realtà della sicurezza nazionale. E’ un documento pessimistico , che appoggiando il rapporto Rumsfeld, avvalora il rischio quasi imminente che gli USA vengano colpiti innanzitutto da attacchi missilistici da parte dei cosiddetti Stati canaglia: Iraq, Iran, Corea del nord, ecc.
Subito dopo è la volta del generale Hughes, capo della potente Defence Intelligence Agency, che in sintonia del suo omologo Tenet , caldeggia la costruzione dell’imponente e costosissimo sistema di scudo missilistico, per difendersi dagli attuali 30 Stati dotati di capacità balistiche e poco “amici “ degli USA.
Tocca al responsabile dell’Intelligence americana per i programmi strategici e nucleari , Robert Walpole a parlare ed il suo rapporto gela gli entusiasmi “missilistici” della commissione senatoriale:-…”noi pensiamo che ,nei prossimi anni, il territorio degli USA potrebbe subire un aggressione con armi di distruzione di massa e/o convenzionali, utilizzando sistemi NON MISSILISTICI, (probabilmente da entità non statali- cellule terroristiche), piuttosto che da attacchi convenzionali missilistici….Tali mezzi potrebbero essere utilizzati senza attribuzione di responsabilità (rivendicazione)…”
L’elenco di tali mezzi , assolutamente civili, in questo rapporto, è particolareggiato e va dai battelli off-shore agli elicotteri senza pilota che si usano negli USA per l’agricoltura.
Ma è su due punti che si accentra l’attenzione di Warpole e sono gli 800.000 aeromobili che atterrano negli aeroporti americani, con i loro 400 milioni di passeggeri , allo stato attuale in gran parte incontrollabili, i 9 milioni di mercantili portacontainer che ogni anno attraccano nei porti statunitensi che potrebbero contenere ordigni nucleari o NBC che, anche tramite un cellulare , si potrebbero far detonare una volta attraccati.
E’ un insieme di vulnerabilità derivanti principalmente dalla caratteristica di apertura della società americana e veicolo per l’affermazione dei meccanismi della Globalizzazione.
Per un momento serpeggia il panico tra i membri della commissione senatoriale ed in particolare quelli che facevano parte della commissione “bipartisan” Rumsfeld.
Accettare queste tesi significherebbe bloccare gli immensi investimenti nella costruzione dello scudo missilistico e spostare le relative somme dai settori convenzionali degli armamenti a quelli della sicurezza interna, aumentando vincoli alla circolazione di passeggeri, mezzi, merci, ecc. con il mondo esterno, ma anche tra gli stessi States con possibili contraccolpi sull’Economia portante della Globalizzazione.
La Commissione, come ammetterà a parte un membro di essa, decide di non prendere in considerazione questo rapporto, come anche di cestinare i documenti prodotti dal National Intelligence Council ( identificati come NIE: National Intelligence Estimates ) che parlano di minacce provenienti dal naviglio commerciale , come anche quelli del troppo “pacifista”Carnegie non –proliferation Project.
La stessa commissione si schiera per lo Scudo, pur rinviando l’aumento da 7000 miliardi di lire a 9000 miliardi per il 2001 ,per la sperimentazione dello stesso, a dopo l’elezione del Presidente, a novembre 2000.
E’ la vittoria di Donald Rumsfeld, ex deputato repubblicano, ex ambasciatore degli USA presso la NATO, titolare del Pentagono dal 75 al 77 sotto la presidenza Ford, 68 anni, fervente propugnatore dello scudo stellare e presidente della omonima commissione che dal 98 in poi ha spinto prima Clinton e poi Bush jr sul dispiegamento dello SCUDO..
L’apporto elettorale che è venuto da queste scelte lo ha portato poi ad essere nominato da Bush, segretario alla Difesa, ovvero ministro della Guerra.
Ma è anche la vittoria di chi sta preparando nell’ombra l’attacco alla superpotenza.
L’allentamento della guardia, in questi due anni, permetterà ai terroristi di infiltrarsi nel territorio USA, addestrandosi a pilotare aerei civili, addirittura presso scuole di volo americane e colpendo così facilmente il Gigante americano.
Antonio Camuso
Osservatorio sui Balcani di Brindisi
Manifesto 11 sett 2001

Note a piè pagina e approfondimenti aggiunti 11 sett2011




Bari 9 settembre 1943-9 settembre 2011



Ricordando lo scugnizzoMichele Romito, il generale Bellomo e il popolo di Bari che armi in pogno si liberarono dai tedeschi







Il report di Antonio Camuso , dell’Archivio Storico Benedetto Petrone, presente come socio nella delegazione ANPI di Brindisi:

Abbiamo partecipato con un misto di curiosità, emozione e…anche un po’ di invidia per come quella parte della città di Bari si presentava splendidamente all’occhio del visitatore.
Il luogo dove è stata posta quella “pietra d’inciampo”(praticamente una lastra incisa e messa sul lastricato del camminamento sulle mura del cosiddetto Muraglione che in quel punto è a difesa della Basilica di San Nicola) rappresentava già in sé stesso un luogo di incontro-scontro tra mondi spesso conflittuali da qualche millennio come recitava una targa apposta al muro del “fortino” dove si è svolta la seconda parte dell’iniziativa:
“-…quel dì della liberazione della nostra città dall’assedio dell’armata saracena ad opera della gloriosa flotta veneziana il 18 ottobre 1002…-“
Invece il testimone di pietra inserito nel lastricato , dedicato all’eterno ragazzo Pietro Romito recitava di ringraziamento non ad un armata di liberatori venuti da lontano, bensì a quel popolo di Bari, in divisa e non, uomini, donne e ragazzi che il 9 settembre fecero della città pugliese il primo grande capoluogo di regione che solo 24 ore dopo l’armistizio si era già liberato con le armi dalla minaccia nazista.
Da queste mura
il 9 settembre 1943
Michele Romito
oppose resistenza all’esercito tedesco
unendo il coraggio dei suoi quindici anni
a quello del popolo di Bari Vecchia
e dei soldati del generale Bellomo
contribuendo così a salvare la città
e il suo porto
dalla furia distruttiva dei nazisti

Comune di Bari ANPI ANPPIA IPSAIC

Posero il 9 settembre 2011

Essere lì vicino a quel muretto, da dove Michele lanciò le bombe a mano contro i camion tedeschi, che transitavano nella strada sottostante diretti verso il porto da occupare ci ha dato una stranissima sensazione come un viaggio nel tempo e contemporaneamente il senso del grande dono che uomini come Michele Romito, il generale Bellomo, i marinai, gli impiegati delle poste, le donne di Bari ci fecero insorgendo contro i nazisti, Mentre guardavamo in giù da quel muro immaginando lo sferragliare dei camion e delle motocarrozzette naziste, mitragliatrici puntate in tutte le direzioni, il quindicenne Michele con tra le mani la bomba a mano da lanciare , appiattito contro il parapetto del muro, con il cuore in gola e un turbinio di pensieri nella testa, siamo stati distratti da un suono di campane , grida festose e sventolare di striscioni… sul piazzale della chiesa : dietro di noi si festeggiava un matrimonio
Forse se Michele avesse potuto lasciar scritto come avrebbe voluto far ricordare quel suo eroico gesto non avrebbe trovato di meglio di questo e ci avrebbe detto : - Uomini e donne semplici, anti eroi, come me han combattuto, sofferto e spesso donato la vita per dare a voi la possibilità di esser liberi, di essere felici, di amarvi, di metter su famiglia e vivere senza il terrore della guerra e della dittatura, di fare figli, di scegliere il vostro destino come in questo momento...-“
Grazie Michele, grazie combattenti per la libertà…

Qui ci fermeremmo nel nostro report , già questo basterebbe per comprendere il senso di quella cerimonia, ma per dovere di cronaca dobbiamo riportare che lo scoprimento della targa è stata fatta con molta semplicità con l’intervento del sindaco Emiliano , del vicepresidente dell’ANPI sen Guerzoni e del rappresentante della Regione, alla presenza delle delegazioni dell’ANPI di tutte l e province di Puglia, della sorella di Michele Romito e la sorella di un altro giovane antifascista che nel 1977 fu ucciso dai neofascisti baresi, Benedetto Petrone
Con commozione abbiamo toccato le medaglie di cui si fregiava l’antifascista Michele Romito, insieme col distintivo dell’ANPI di cui andava orgoglioso come testimoniava la foto che le accompagnava.
Abbiamo poi continuato l’incontro in altro luogo storico della battaglia di Bari, il fortino exufficio delle poste che era uno degli obbiettivi dei tedeschi in quel 9 settembre del 1943 e che vide la strenua resistenza di civili e militari baresi. Negli interventi susseguiti oltre a rimarcare l’importanza di quei fatti, la voglia di prendere da essi spunto per una presa di coscienza che anche oggi occorre che si formi l’unità delle forze migliori e sane di questo paese per una nuova rinascita e momento di riscossa popolare e nazionale.

Antonio Camuso
Socio ANPI Brindisi
Foto le troverete su http://www.pugliantagonista.it/archivio/michele%20_romito.htm
E consigliamo visitare su Nicola Bellomo http://www.pugliantagonista.it/archivio/nicola_bellomo.htm

Presto sarà disponibile un video sul canale youtube di Pugliantagonista.it
http://www.youtube.com/user/pugliantagonista

mercoledì 7 settembre 2011











6 ottobre 1999 LA BASE USAF CHIUDE , FUORI 149 ITALIANI(2a)






L'annuncio statunitense della prossima chiusura della Base USAF di San Vito e il conseguente licenziamento diegli ultimi 149 lavoratori italiani operanti nella base dopo che altri 500 erano stati licenziati al momento del suo cambio di uso , ovvero da base di spionaggio elettronico a base logistica-operativa dei reparti speciali USA e francesi per le operazioni nei Balcani. L'articolo che riportiamo è molto puntuale. L'autrice è Tea Sisto , attuale direttrice del quotidiano di Brindisi








Brindisi e l’insurrezione di Varsavia del 1944, una pagina dimenticata della nostra storia
http://www.pugliantagonista.it/archivio/1944_varsavia_brucia.htm


Ben pochi brindisini sanno che la loro città, nel 1944 fu testimone della tragica vicenda bellica dell’insurrezione di Varsavia e del sacrificio di tanti uomini che parlavano lingue diverse ma accomunati nella lotta per la libertà dal nazifascismo....



ARTICOLO PUBBLICATO SUL QUOTIDIANO DI BRINDISI ( che ringraziamo)