giovedì 26 gennaio 2012







SIAMO TUTTI NOTAV, SOLIDARIETA’ ALLE SORELLE E AI FRATELLI ARRESTATI







Ecco il nuovo blitz contro i NOTAV condito di nomi altisonanti e qualche mostro da sbattere i prima pagina,
Questa volta è il caso di Maurizio Ferrari con tanto di barba bianca fotografato durante una manifestazione NOTAV abbarbicato su una rete o a difendere a Milano l’occupazione di uno stabile abbandonato con un paio di cuscini in spugna a mò di scudo.
Ma come , non gli è bastato essersi fatto decine di anni di galera per esser stato in quel primo nucleo di idealisti della guerriglia urbana con Curcio e Franceschini che fondarono le Brigate Rosse della prima ora?
,La nostra piena condanna politica verso le BR che, in seguito in pieno delirio di onnipotenza militarista portarono alla distruzione del Movimento del 77, non può però confondersi con un giudizio più “affettuoso” nei confronti di questo vegliardo, un ex-orfano e libero fratello di Nomadelfia, che ha voluto scontare sino all’ultimo giorno di pena in carcere.
La sua scelta fu cristianamente coerentemente, come gli avevan insegnato don Zeno e i suoi fratelli di Nomadelfia, e non chiese mai né sconti, né abiure , lui che non si era macchiato di delitti di sangue e che condannato a 14 anni , vide la sua pena moltiplicarsi in carcere, semplicemente perché si ritrovò a lottare da carcerato contro quel regime disumano delle carceri speciali e della cancellazione dell’umanità in esse in nome dell’implacabile ragion di Stato alla quale si piegarono tutti i partiti, tutte le coscienze cosiddette perbene, in quegli anni terribili.
Noi in quella foto che lo ritrae ad abbattere le reti NOTAV ritroviamo pienamente il figlio adottivo di don Zeno Saltini, , in quel Maurizio “compagno Mao”, che fu un libero fratello di Nomadelfia.



In lui si riesce a vedere la stessa voglia di infrangere, di lottare che i giovani apostoli di don Zeno un bel giorno, di un lontano 1947, abbatterono le reti e i reticolati del campo di concentramento di Fossoli per erigervi la Comune degli orfani, dei bambini, dei figli di un DIO che aveva visto milioni di esseri umani sterminati in altri campi-lager come quello, solo perché ebrei, zingari, comunisti o semplicemente pazzi

Oggi il nostro affetto la nostra solidarietà va ai Maurizio, ai Giorgio, ai Guido ai Stefano ai Tobia ai pazzi che si son messi ad abbatter reti erette in nome della follia tecnologica di un finto progresso che accelera ogni giorno i tempi per la catastrofe Globale e che oggi sono in carcere.
Siamo tutti NOTAV, siamo tutti insieme ai fratelli e alle sorelle della Val di Susa in lotta!

La redazione di Pugliantagonista.it
26 gennaio 2012

martedì 17 gennaio 2012



LECCE 20 GENNAIO 2011MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA















APPELLO UNITARIO
Le recenti aggressioni neoquadristiche per le vie di Lecce a danno di giovani antifascisti sono riconducibili all’attivismo di Casa Pound e Blocco Studentesco. Sempre più diventa necessario chiedere a tutti i livelli la chiusura delle sedi riconducibili a questo gruppo dichiaratamente neofascista.
Applicare le norme costituzionali e le leggi vigenti sul divieto di apologia del fascismo, di ricostituzione di partiti e movimenti fascisti, di istigazione all’odio razziale, diventa sempre più necessario.
Il gruppo di Casa Pound attivo da qualche anno in città dissimula le sue attività sotto forma di richieste sociali, ma le sue sedi sono luoghi di reclutamento, addestramento, indottrinamento. La gioventù neofascista di Casa Pound ha alle spalle pesanti protezioni politiche ed istituzionali evidenti e dimostrabili.
I neosquadristi cercano di aprirsi strada nello spazio pubblico della città e nei suoi luoghi, di legittimarsi e ottenere riconoscimenti nonostante siano dichiaratamente ispirati da dottrine di violenza, razzismo, discriminazione.
Assessori del Comune e della Provincia sono andati spesso a legittimare le loro iniziative, finanziando progetti e fornendo spazi pubblici, in un modo irresponsabile che la dice lunga su chi intende utilizzare questa presenza aggressiva.
Le strade della città, gli spazi e le pratiche sociali che si producono, devono essere luoghi di socialità tollerante e sicura. Dobbiamo far vivere in positivo nelle pratiche comuni sociali, culturali e associative la diffusa coscienza antifascista. Lanciamo intanto una lunga campagna per affermare la cultura e la pratica dell’antifascismo. Aderiamo a percorsi unitari per manifestazioni contro le violenze fasciste e razziste a Lecce.
VENERDI' 20 GENNAIO 2012MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA organizzata dal Coordinamento Antifascista LeccePartenza ore 17.00 - PIAZZA SANT'ORONZO

Le strutture provinciali di: ANPI (associazione nazionale partigiani); ARCI; UISP; il sindacato confederale CGIL; FIOM-CGIL; le associazioni studentesche: UDU e UDS ; lo Spazio sociale ZEI; Arci "Biblioteca di Sarajevo" Maglie; la Rete antirazzista salentina; le officine culturali ERGOT; il Comitato per la difesa dei diritti degli immigrati; la Libera Federazione Donne-Casa delle Donne; il laboratorio di idee partecipate Lecce2.0dodici; FucinAsud-Salice; Collettivo Iqbal Masiq.

mercoledì 4 gennaio 2012



Lecce 5 gennaio 2011 mobilitazione dopo aggressione fascista ai danni di un giovane antifascista, in pieno centro









Il comunicato dei compagni dell'aggredito