venerdì 24 agosto 2018

Brindisi: festa patronale a rischio per linea dura di Salvini sugli sbarchi?

Brindisi:La linea dura di Salvini sui migranti mette a rischio la festa dei Santi Patroni.

(La cronaca di poca fantasia  di Antonio Camuso)

 

Processione a mare  e sbarco dei santi patroni vietati?.

In grave difficoltà il neo-sindaco Riccardo Rossi e la sua  giunta di sinistra.

Il rischio della presa in ostaggio dei santi patroni.

Dalla curia trapela  la richiesta di aiuto del vescovo Caliandro a Papa Bergoglio



 

Brindisi 24 agosto 2018. A poco meno  di una settimana , l’evento  più atteso della festa patronale della città,  che  nel 1991  stupì il mondo per l’accoglienza tributata a 20.000 albanesi in fuga dal loro paese, rischia di essere annullato per mano di un ministro in guerra contro l’immigrazione clandestina. 
I fatti
Da indiscrezioni  trapela che l’intera vicenda sia stata innescata da una direttiva  del Ministro dell’Interno Salvini  che imponeva a tutte le questure e le prefetture di avvisarlo di ogni notizia riguardante possibili sbarchi  di  migranti o richiedenti asilo .
In ottemperanza  a tale direttiva,il ministro veniva a conoscenza che in occasione delle feste patronali,il prossimo  sabato due settembre su una nave della Guardia Costiera Italiana sarebbe sbarcato  nel porto di Brindisi, un certo Teodoro di Amasea in compagnia con un non meglio specificato San Lorenzo da Brindisi,  e con la compiacente presenza del neo-sindaco Rossi e il vescovo Caliandro.
 La nota riportava che il Teodoro di Amasea risulta essere un cittadino di origine armena, in fuga dalla Turchia perché  perseguitato ( sino al martirio)  per il suo credo religioso e che è ospite quasi tutto l’anno presso  la Cattedrale della città, godendo di un permesso di asilo temporaneo di cui però non vi è traccia presso  la locale Polizia di Stato. Il su citato richiedente asilo Teodoro d’Amasea sistematicamente , allo scadere del suo permesso di soggiorno, ogni  fine agosto viene allontanato dalla città  ma , rientra poco dopo grazie all’aiuto e alla connivenza  di un certo San Lorenzo da Brindisi,venerato quivi come un boss, come lo attestano le migliaia di brindisini che portano il suo nome.
La cosa allarmante che questo rientro illegale avviene su una nave della Marina Italiana , a spese dei contribuenti e accolto da un tripudio di folla su quel lungomare , che nel lontano marzo1991 vide attraccare le carrette degli albanesi. 
La reazione di Salvini
Alla lettura di questo rapporto sembra che al ministro castigamatti sia quasi venuto un infarto ed ha urlato su facebook:
“-Ancora sbarchi???!!! Ancora una volta la Marina Italiana si presta a fare il taxi del mare alle spese degli italiani che pagano le tasse??!!!  Ora ci sono io e dico che  nessun extracomunitario può sbarcare senza una mia autorizzazione e chiunque sia complice del traffico di migranti  sarà severamentre punito!Peggio che mai a Brindisi!!!"-
Lo scontro con Riccardo  Rossi e la sua giunta anti-sovranista
Sin dal primo giorno delle sue elezioni il sindaco Rossi sapeva che  da un governo cinquestelle-Lega  di colore e ideologicamente opposto alla sua giunta non avrebbe avuto vita facile, ma non si aspettava che lo scontro iniziasse così presto e proprio sul tema religioso, poco consono alla sua storia politica.
Le parole del ministro caccia migranti parlano chiaro:
“-Dopo aver avuto la copertina sull’Espresso ora questo Rossi pensa di sfidarmi? Me l’aspettavo, da un  radical-chic , noglobal, Troskysta e cattocomunista, che si vuol far scudo della Chiesa per guadagnare consenso da quattro vecchiette bizzoche!  Se questo Rossi  vuol provocarmi con la complicità di un vescovo che si presta a queste sporche manovre, che io non ho paura di entrambi e se saliranno sulla nave insieme questo armeno, Teodoro di Amasea , provino poi a sbarcare, perché darò l’ordine di non farli scendere a terra!! !”-
Non ci sono Santi che tengono!!! 
Con queste parole il ministro ha eccepito al rilievo che il prossimo sbarco del richiedente asilo Teodoro da Amasea sarà in compagnia di un santo venerato a Brindisi, originario della stessa e dalle autorità civili e religiose: “-Non ci faremo intimidire e né faremo sconti a nessuno, anche se ha la fascia tricolore, la mitra vescovile o l’aureola del Santo!”-

Una città divisa
La città  appena si è sparsa la voce che la processione a mare  forse non avrebbe avuto luogo, si è divisa in due, per fasce di età, dove quella più anziana  è schierata  al fianco della Chiesa locale e del sindaco e la sua giunta  affinchè la processione a mare abbia luogo , mentre quella più giovane età e molto attiva sui social media, fb e twitter che dichiara il sollievo per l’abolizione di un  rituale antiquato e pieno di richiami catto-comunisti  e che vorrebbe che le spese della festa patronale fossero destinate al reddito di cittadinanza..
I dubbi dei complottisti sullo sbarco degli albanesi del 1991
Tra questi ultimi  vi è l’ala più dura locale degli esponenti dei due partiti di governo 5s e Lega,quella “complottista” che vuol promuovere una commissione d’inchiesta sulla “più grande bufala catto-comunista”:  lo sbarco dei 20.000 albanesi a Brindisi nel marzo 1991 e l’accoglienza fatta loro.

In tempi in cui il falso è ritenuto più autentico del vero, non stupisce che di questa opinione siano moltissimi giovani attivi sui social ma che non hanno vissuto quell'evento. L’idea comune tra loro è che foto  e video girati in quella occasione siano tutta una montatura costruita ad arte  per far sì  che Brindisi sia  ritenuta per tutti  i richiedenti asilo, clandestini, migranti economici ecc,  un “porto sicuro” e che tutti i brindisini  siano degli stupidi allocchi pronti ad aprire le porte e far sedere alla propria tavola  ogni morto di fame proveniente dai posti più disgraziati del mondo.
“ Prima di tutto i brindisini!” È lo slogan  della campagna di mobilitazione dei complottisti- sovranisti  giallo-verdi locali.
Lo sgomento in casa Rossi  e nella Curia.
Mentre il sindaco Rossi è trincerato  in assoluto silenzio, a parlare è  la moglie Paola Forina  che elenca ciò che metterà nello zaino del marito : un sacco a pelo, una coperta, un impermeabile , termos ed indumenti di ricambio per una lunga permanenza in quarantena nelle acque del porto di Brindisi, se il ministro Salvini darà corso alle sue esternazioni.
Negli ambienti vicini della Curia arcivescovile, forte è la preoccupazione per le possibili conseguenze sulla salute dell’anziano vescovo Caliandro, per una lunga permanenza all’addiaccio, in mezzo al mare, e già sofferente dalla caduta di cavallo nel giugno scorso durante la processione del “cavallo Parato”.  Un incidente  che lo ha indotto ad annullare  la cerimonia del prossimo anno  ma , che  se unito  a quanto si prospetta sul mancato sbarco dei santi Patroni, renderebbe  la città e la Chiesa locale, orfani di Santi che la possano aiutare dal Paradiso per risolvere i mille problemi che la affliggono. Per ora, sembra che sia partita una lettera al Papa Bergoglio , affinchè faccia opera di mediazione in questa intricata vicenda.

Antonio Camuso 
Brindisi (una città senza più santi in Paradiso) 25 agosto 2018