giovedì 10 ottobre 2019

Al fianco dei Curdi, da sempre: Brindisi, 1995 , azione diretta contro una nave turca

Al fianco del popolo curdo, non solo da oggi: una mia esperienza di azione diretta

ovveroBrindisi, 18 maggio 1995, quando due antirazzisti scacciarono dal porto di Brindisi una fregata turca con 300 marinai e uomini dei servizi segreti a bordo

di Antonio Camuso


Quel pomeriggio di un maggio 1999 dal sapore quasi estivo, dopo aver fotocopiato alcune decine di volantini, il sottoscritto insieme a Bobo Aprile, come attivisti della Rete Antirazzista di Brindisi, ci dirigemmo  verso il porto per volantinare sul lungomare un comunicato di protesta per la presenza della fregata Turca Akdenitz  ( F257 /exx USS Bowen, regalato ai turchi dagli stati Uniti, pochi mesi prima) ed inserito nel dispositivo NATO per l’embargo alla exyugoslavia. La nostra protesta era contro le azioni dei militari turchi condotte  in quel periodo contro le popolazioni del Kurdistan turco e che, oltre , alla distruzione di centinaia di villaggi avevano provocato imponenti flussi di profughi che quotidianamente , dopo un lungo viaggio appprodavano proprio in Puglia. Una vera beffa , visto c he nelle stesse ore soldi pubblici italiani venivano stanziati  per finanziare le operazioni di caccia al migrante “ curdo clandestino”sulle coste pugliesi.  Quel pomeriggio  , conoscendo la tracotanza  dei militari turchi , prima di iniziare il volantinaggio, io e Bobo ci recammo in Questura per consegnare i tre volantini di rito e riceverne apposita ricevuta di ricezione. Una decisione inconsueta e non praticata da anni, ma  che  si dimostrò di   singolare preveggenza per i fatti che ne conseguirono. Mentre stavamo tranquillamente distribuendo i volantini ai brindisini  che passeggiavano sul lungomare a poca distanza  dalla fregata turca Akdenitz, notammo che a bordo di essa   si fosse scatenata una  inconsueta agitazione  che coinvolgeva non solo ufficiali e marinai, ma anche degli individui  in borghese. Furono proprio questi che scendendo dalla passarella ci affrontarono a muso duro, strattonandoci  e cercando di strapparci i volantini  ed accusandoci di essere dei terroristi. In particolare un soggetto ben palestrato  se la prese malamente con il compagno Bobo Aprile  attirando l’attenzione dei passanti che facendo capannello, presero   le parti di quest’ultimo che  gli continuava  ripetere che  quella sua aggeessione si stava svolgendo sul territorio italiano in palese violazione della sovranità italiana e che non si trovava in Turchia  dove i diritti umani non sono rispettati …( quando un po’ di sovranismo ogni tanto  va pur fatto!!!...) L’arrivo della Digos  e relativa  identificazione   mia e di Bobo  e la palese arrogante strafottenza del turco che qualificandosi come  agente della sicurezza della nave turca si rifiutava di farsi identificare e saliva a bordo continuando a insultarci , mentre i suoi compagni giravano  con la videocamera un filmato su questi antirazzisti brindisini amici dei “terroristi curdi”. Rientrati alla sede della Rete Antirazzista decidemmo di stilare un documento di protesta per i fatti accaduti con l’invito a protestare domenica 21 maggio con un  sit-in dinanzi la nave militare turca. Appello  praticamente inutile poiché  quella stessa notte  la fregata Akdenitz F257 mollava gli ormeggi  e si allontanava dal porto di Brindisi.
Antonio Camuso
Archivio Storico Benedetto Petrone
Brindisi 10 ottobre 2019



Il testo dei volantini
COMUNICATO STAMPA
VIA I MILITARI TURCHI DALLA NOSTRA CITTA1 !!!
NOI COME RETE ANTIRAZZISTA PROVINCIALE DI BRINDISI PROTESTIAMO
VIVAMENTE PER LA VERGOGNOSA PRESENZA DI UNA UNITA1 MILITARE
NAVALE TURCA NEL PORTO DI BRINDISI .
Da anni i militari turchi stanno portando avanti una politica di repressione e di massacri nei confronti del popolo curdo ;
da alcuni mesi gli stessi hanno invaso e saccheggiato il Kurdistan iracheno con l'ausilio di 35000 soldati , centinaia di carri armati ed aerei forniti da USA , Germania e con fondi
NATO (quindi anche con la partecipazione italiana proveniente da tasse sui lavoratori italiani) .
Tutto ciò ha causato un'ulteriore fuga di curdi da quel disgraziato paese ed il loro arrivo "clandestino" sulle coste pugliesi .
OLTRE IL DANNO LA BEFFA !!!
Proprio ieri , la camera ha approvato il finanziamento dell'operazione "Esercito contro Clandestini , dalla Puglia
con amore"- ; il vergognoso voto ha accomunato in una ammucchiata esemplare il Fronte del NUOVO RAZZISMO DI STATO che ha visto l'adesione dei partiti di Destra , di Centro e di Sinistra con poche eccezioni (Rifondazione Comunista , Verdi , pezzi del PDS) .
Quindi altri soldi provenienti dalle tasche dei lavoratori saranno spesi per finanziare la caccia da parte dei militari italiani contro vecchi , bambini e donne in fuga a causa dei
militari Turchi !
A questo punto provocatoriamente diciamo : Perché non provvediamo affinchè militari turchi non si installino con campi di tortura e concentramento direttamente
sulle coste pugliesi ? Il lavoro iniziato nel loro paese verrebbe completato  ! !
Anzi  con buona  pace delle  nostre  coscienze  ne guadagnerebbero le nostre tasche  ! ! !
DOMENICA 21 MAGGIO '95 , ALLE ORE 19.00 SIT IN DI PROTESTA DAVANTI ALLE NAVI TURCHE NEL PORTO DI BRINDISI .
Brindisi  ,   18 Maggio 1995
RETE ANTIRAZZISTA PROVINCIALE
DI BRINDISI
VIA APPIA 36 BRINDISI
TEL 0831/521956
f.i.p.   via Appia 36


 COMUNICATO STAMPA  PARTE 2.
QUESTA SERA ALLE 18,30 UNA GRAVE PROVOCAZIONE DA PARTE DI
MILITARI  TURCHI^NEI   CONFRONTI  DI   UN RAPPRESENTANTE DELLA RETE
ANTIRAZZISTA BRINDILA,    E '  STATA CONDOTTA !
MENTRE QUEST'ULTIMO PARTECIPAVA AD UN    VOLANTINAGGIO DI  PROTESTA CONTRO LA PRESENZA DI UNA NAVE MILITARE TURCA NEL
PORTO DI BRINDISI,ALCUNI MILITARI TURCHI LO MINACCIAVANO E LO SPINTONAVANO.
NON CONTENTI,CREDENDO DI TROVARSI IN TURCHIA,DOVE ESISTE LA PIÙ'BRUTALE REPRESSIONE CONTRO GLI OPPOSITORi  ( vedi  il dramma
dei CURDI) HANNO FATTO INTERVENIRE UNA VOLANTE DELLA POLIZIA E CERCATO DI CONTINUARE LA PROVOCAZIONE.
FORTUNATAMENTE SIAMO IN ITALIA,E DOPO  L'IDENTIFICAZIONE DEL NOSTRO RAPPRESENTANTE E VERIFICATA L'ASSOLUTA CORRETTEZZA DELLA NOSTRA POSIZIONE E’ STATA QUINDI LA VOLTA DEI MILITARI TURCHI A  DOVERSI ALLONTANARE.

MA PER POCO,APPENA ALLONTANATASI LA VOLANTE,SI PROCUFAVANO SULLANAVE TURCA UNA VIDEOCAMERA E FILMAVANO I PARTECIPANTI AL NOSTRO VOLANTINAGGIOR
DIAMO APPUNTAMENTO A TUTTI   ,PER DOMENICA 21 MAGGIO 95 ALLE 1900 PER UNA PROTESTA AL PORTO DI BRINDISI,DAVANTI AL CACCIATORPEDINIERE AKOENIZ DELLA MARINA TURCA
Brindisi,19 MAGGIO 95
RETE ANTIRAZZISTA PROVINCIALE
DI BRINDISI
VIA APPIA 36    tei 0831 S21956
f.I.P.  via Appia 36
p>
f.i.p.   via Appia 36



venerdì 20 settembre 2019

Esame di Riparazioni di settembre, superato!

Esame di Riparazioni di settembre superato!

“-A casa dello scarparo (calzolaio , NdR), vanno tutti con le scarpe rotte”-

(DVD recorder Telesystem e DVD/CD Player Amstrad riparati in due ore!)



Settembre ai miei tempi , per gli studenti che durante l’anno scolastico avevano  avuto sino a tre materie  voti da insufficienza , era un appuntamento ‘’  sofferto”, dovendo dimostrare, con gli esami di riparazione , di aver studiato tutta l’estate e recuperato il gap di conoscenze.
Anch’io ieri, 19 settembre , in una giornata ppiovosa, dopo mesi di siccità, ho superato il mio esame di Riparazioni. In effetti a causa del maltempo che mi impediva di  impegnarmi all’aperto nei lavori agricoli , ho deciso di  confrontarmi a “muso duro” con due “rogne” elettroniche  che  da anni  in salotto aspettavano che dessi loro uno sguardo e che ogni volta che  gli passavo di fronte urlavano il famoso proverbio”- A casa dello scarparo (calzolaio , NdR), vanno tutti con le scarpe rotte!”-  ed io che gli rispondevo:-Mo’ che vado in pensione, vi aggiusto per le feste!”-

Esame n1:DVD Recorder Telesystem TS5.9RX


Insomma mentre fuori pioveva e tirava una fredda tramontana, ho iniziato la diagnosi del pezzo forte: un DVD recorder della Telesystem che a suo tempo mi era servito per riversare in DVD filmati di manifestazioni, comprese quelle per la Kater I rades con i  superstiti del naufragio e tante iniziative del Centro Sociale di Via santa Chiara.
La ricerca guasti: Data tensione all’apparato esso mi rispondeva con un bell’HELLO, ed poi NO DISK , ma al comando manuale o con telecomando di Open, il carrello del DVD rimaneva ostinatamente chiuso, nonostante che  si sentisse un flebile ronzio all’invio del comando stesso.





Diagnosi iniziale: lettore DVD bloccato o meccanicamente o a causa di qualche falso contatto.
Smontaggio.: Disconnesso l’appparato dalla rete. – Non lasciate mai inserito il cavo di alimentazione nella presa quando state  aprendo un apparato elettronico/elettrico-Ne và della vostra vita!
Svitate e viti del coperchio superiore




Estratto esso, l’interno del Telesystem apppare diviso in due parti: a destra il lettore /Rec DVD e a sinistra la parte elettronica e di alimentazione. 

Il lettore DVD  ha 4 viti che lo bloccano meccanicamente al telaio inferiore:: svitatele e  sfilate il DVD con un movimento all’indietro .




Il lettore  del Telesystem  ha poco dietro lo sportellino frontale e leggermente in basso di esso una rotella bianca  che è calettata con il  carrello  del DVD. Muovendo  con il polpastrello questa ruota dentata il carrello anche se non alimentato  si muove sino all’estrazione finale. 

Nel suo movimento si nota  la cinghietta in gomma di trasmissione  che collega il motorino dedicato al carrello, con  il gruppo di ruote dentate  che permettono il movimento del carrello stesso.


Quesito amletico: cinghia o ruote dentate usurate?
A prima vista la cinghia non sembrava  eccessivamente allentata, viste anche le sue piccole dimensioni. Ho quindi provato , dopo aver  spostato il dvd  su un supporto isolante ad alimentarlo ed aiutarlo nel moviemnto di espulsione dano un piccolo giro alla ruota dentata: Il carrello  ha iniziato a muoversi, estrando e rientrando!- ma solo se ogni volta lo aiutavo  manualmente , quindi a questo punto al 99 per cento la causa era la cinghietta. Estratta la stessa l’ho messa da parte per acquistarne un’altra presso la Melchioni di 
Brindisi.(misura standard 25 mm di diametro)




Esame n 2 : Lettore CD/DVD Amstrad D350

Messo da parte il Recorder e le parti smontate, sono passato all’esame del Player Amstrad
La ricerca Guasti: Data tensione all’apparato esso inizialmente sembrava perfettamente funzionante, aprendo e chiudendo il carrlllo  accettando un CD ed andando in play. Tiravo troppo presto un sospiro di sollievo ed imputavo alla leggerezza dei miei figli sull’averlo dichiarato  fuori uso …dopo due minuti di funzionamento esso letteralmente si spegneva. Perplesso ho controllato il cavo di alimentazione, la presa e dopo aver ripremuto il pulsante di accensione esso riprendeva a funzionare …ma solo per un minuto o poco più!
Diagnosi inziale: avaria sui circuiti di alimentazione
Smontaggio: svitate le viti del coperchio superiore, inizialmente  quel b…rdo non voleva  staccarsi dal frontalino essendo esso incastrato ad esso per un paio di mm. La soluzione è stata non tirarlo indietro, ma tirarlo verso l’alto permettendo di sganciarsi, visto che era stato infilato in quel modo in fabbrica  qualche decina di anni fa. 



Finalmente l’apparecchio elettronico appariva all’interno composto da tre parti:
A desrta il modulo di alimentazione, al centro il lettore CD/DVD , e a sinistra la scheda di comando e controllo.

Il guasto: avendo  ipotizzato un guasto sulla parte alimentazione la mia attenzione  si dedicava al suo modulo, dove oltre ai trasformatori e i componenti a semiconduttore  vi erano gli imputati principali di ogni guasto ai sistemi di alimentazione: i condensatori elettrolitici. In effetti quello inserito nella parte di rettificazione dell’alternata di rete, un condensatore elettrolitico da 47 microfarad , 450 Vl, risultava leggermente gonfio nella parte superiore e  caldo al tatto . Acceso il saldatore  ed impugnato il succhiastagno appena ho provato ad estrarlo uno dei reofori del condensatore rimaneva sulla piastra e sulla stessa si notavano leggeri segni”antichi” di liquido fuoriuscito, segni evidenti che la mia ipotesi era corretta

. Ho cercato nei miei cassettini un condensatore simile e l’ho trovato un condensatore di dimensioni un po più grandi ma identico nelle caratteristiche, e che avevo acquistato per la riparazione di una radio a valvole.  Ho inserito per prova il condensatore –Rispettate le polarità per evitare un fragoroso botto!- e magicamente il Player ha ripreso a funzionare correttamente.  



Anche in questo caso mi son ripromesso  di acquistarne uno di dimensioni identiche , insieme alla cinghietta del Recorder.
Acquistati entrambi e rimontati i due dinosauri a cui sono affezionato hanno ripreso a funzionare alla grande! 


Tempo di riparazione reale :due ore- Esame di settembre per tecnici elettronici pensionati superato!

Antonio Camuso

lunedì 8 luglio 2019

Invasion! 9 luglio imponente sbarco di migranti in Sicilia!

9 luglio, successe domani…Invasion! imponente sbarco  in Sicilia di navi e barchini di  migranti  

(dalle pagine future dell’Archivio St B Petrone)



Il Ministro dell’Interno Salvinus,  che aveva  affermato alcuni giorni fa che gli invasori sarebbero stati fermati sulla linea  del bagnasciuga,  accusa  la ministra della Marina  da guerra , di non aver inviato  le corazzate di stanza a Taranto e a La Spezia  per fermare l’invasione.
 Si ripete il balletto di accuse quando il mese scorso, la linea di difesa del territorio nazionale stabilita al limite delle acque territoriali italiane, dinanzi alle isole di Pantelleria e Lampedusa si è sgretolata dinanzi all’offensiva mediatica di alcune ONG che hanno violato il blocco  delle forze di polizia e di numerosi barchini da sbarco carichi di migranti provenienti dalla Tunisia .  La resa delle due isole che  hanno visto parte della popolazione ed addirittura i loro sindaci passare al nemico, alzando bandiera bianca e lanciando grida di solidarietà verso i migranti, aveva provocato le ira del ministro dell’Interno, Salvinus, nonché nostro Condottiero per la Sovranità Nazionale,  che aveva decretato, in caso di riconquista di Lampedusa e Pantelleria, i traditori dell’italianità sarebbero stati giudicati dai tribunali del popolo con l’applicazione delle leggi di guerra.
La guerra contro i migranti va male, fucilate gli ammiragli e i giudici!

Presi di mira, anche in quell’occasione , erano stati i comandi della Marina incapaci di affondare le navi ostili   e difendere la razza italiana da questa nuova ondata migratoria e i giudici complici delle forze Alleate Scafiste.
  Il Gran Consiglio del Cambiamento si è riunito questa sera a Piazza Venezia, dove i gerarchi, insieme al condottiero Salvinus stanno organizzando la difesa del territorio della madrepatria. E’ in dirittura d’arrivo un decreto del Ministro della Giustizia Malafede, che esautora i giudici di emettere giudizi sull’operato delle ONG e  passare quest’argomento di competenza ai tribunali militari.
 Si spera che al più presto  la ministra della Marina Trentina dia l’ordine di salpare alle  corazzate Roma , Italia e Vittorio Veneto  verso  il mare di Sicilia, ponendosi dinanzi alle coste tunisine come argine all’invasione.  Il condottiero Salvinus afferma che  i migranti sbarcati sulle coste italiane saranno respinti sulla linea del bagnasciuga, e  rimpatriati in Tunisia mentre  i loro barchini e navi saranno affondati . Per  i comandanti  e gli equipaggi delle ONG sarà applicato  l’articolo 5 del decreto sicurezza ter:  processo da tribunali di guerra e se ritenuti colpevoli, FUCILATI.

 Il popolo di Roma  mentre si teneva la riunione del Gran Consiglio del Cambiamento, si è riunito sotto il balcone di Palazzo Venezia lanciando  ovazioni al condottiero Salvinus, che affacciandosi per un istante ha salutato calorosamente  lanciando baci e tweet e selfie sui social. Si calcola  che oggi siano stati 20 milioni  i like ricevuti dal nostro condottiero.
Smentite le voci di dissidi  nel Consiglio del Governo del Cambiamento e che parlavano  di un incontro segreto a Cassibile  con   i rappresentanti delle forze armate  degli Alleati Scafisti di stanza  in Libia e in Tunisia.  Nessuna trattativa segreta! Saranno i nostri alleati sovranisti in Europa che in nome dell’ASSE di Visegrad  ci difenderanno cambiando il trattato di Dublino ed intervenendo al nostro fianco. Si ha notizie di movimenti di truppe corazzate in arrivo al Brennero…

mercoledì 29 maggio 2019

Brescia , 28 maggio'74 , la strage fascista impunita .La cronaca proteste pugliesi

Brescia 28 maggio 1974
LA STRAGE FASCISTA IMPUNITA:


la cronaca, i volantini , le foto delle manifestazioni di protesta che si svilupparono  a Bari,  a Brindisi, in Puglia e non solo… la repressione poliziesca , che seguì , (a Bari,l ’arresto di De Razza , di LC )
...A BARI l'antifascismo di massa è stato la risposta proletaria alla feroce strage fascista di Brescia, non so-
lo nei grandi centri, come a Bari, ma anche in numerosi paesi della provincia. con centinaia e migliaia di antifascistin corteo, : CORATO, MOLA, POLIGNANO. GRUMO, BITONTO, ACOUAVIVA, ALTAMURA, ANDRIA, BARLETTA, TAFFANO, CASTELLANA, CONVERSANO, GIOIA DEL COLLE.,LOCOROTONDO. MINERVINO,MURGIE, MONOPOLI, RUTIGLIANO, TRANI, GRAVINA. SPINAZZOLA, PALO DEL COLLE, TRIGGIANO ecc.A Bari qualche centinaio di antifascisti ha attaccato la sede centrale del Movimento Sociale In via Piccini,presidiata dalla polizia, che subito dopo si è data alla caccia ai « rossi »con rastrellamenti in tutto il centro città. Un compagno di LC è stato arrestato....
continua su ...

domenica 26 maggio 2019

Sorpresa! La lotta di classe non è stata abolita dal balcone!

Per chi credeva che la lotta di classe fosse stata abolita da un balcone 

noi siamo  gli uccelli della tempesta che si annuncia
“nous sommes les oiseaux de la tempete qui s’annonce"


Operai francesi  che sabotano  l’altoforno, centinai di milioni di operai migranti cinesi  pronti a scioperi massicci, Algeria la crisi politica ed economica minaccia di far esplodere milioni di migranti e nuova guerra civile, Sud Africa minatori in sciopero in centinaia licenziati…
Consiglio di leggere questa nuova pagina  dei compagni francesi del sito “nous sommes les oiseaux de la tempete qui s’annonce”, scritto in un francese sintetico facilissimo da comprendere, e che  con una serie di link di riferimento  aggiorna quale sia la situazione attuale non solo in  Francia ma in tutto il mondo e delle proteste in corso, e fa aprire gli occhi su quanto  avviene e quanto si prospetta su quella lotta di classe di cui oggi nessuno prova a pronunciare. Articolo interessantissimo sul prossimo scoppio di scioperi massicci e forti tensioni sociali e politiche in Cina a fronte della crisi economica in corso grazie anche alla guerra dei dazi di Trump. Articolo  che spiega come  l’economia galoppante cinese si fondi sullo spostamento  e l’impiego massiccio di CENTINAIA DI MILIONI di lavoratori migranti e come siano essi i primi che assaggeranno il morso della crisi ma ,   non avendo nulla da perdere, potrebbero far esplodere in maniera inusitata il conflitto sociale in Cina., al quale si affianca l’esigenza per la Cina di dare lavoro a quasi DIECI MILIONI  di diplomati e laureati nel campo scientifico e tecnico ogni anno, affinchè essa possa rimanere all’avanguardia nei settori dell’alta tecnologia.
Articolo sulle lotte dei minatori in Sud Africa, dove in centinaia sono stati licenziati per scioperi selvaggi, 

Articolo sulle lotte in Algeria con aggiornamenti sugli spiegamenti delle forse di polizia e dell’esercito , mentre si addensano all’orizzonte  i segnali di una grossa crisi economica che , dobbiamo ricordarci potrebbe riattizzare il fenomeno terrorismo, ma innanzitutto ondate di migranti verso l’Italia e la Francia di proporzioni inimmaginabili, visto che circa la metà della popolazione algerina è composta di DECINE DI MILIONI di giovani , maschi e femmine in età “riproduttiva” con esigenze  di lavoro, stabilità, ormai difficilissime da soddisfare nel contesto economico Algerino, vista la stasi del prezzo del Gas e la concorrenza degli altri fornitori di Gas verso l’Europa, TAP compreso.
Ma forme di lotta da desperados o da Gatti selvaggi degli anni 70, si manifestano nella  sin qui “assonnata “classe operaia francese, proprio in settori come quelli dell’ILVA di Taranto, la produzione di acciaio, anche a causa della Brexit. I siderurgici  francesi di un impianto della British Steel , che non ha avuto finanziamenti dalla Gran Bretagna  e quindi messo in liquidazione, hanno deciso di spegnere il forno con tutto l’acciaio liquido dentro, una azione che ci riporta ai tempi del luddismo e agli albori della lotta della classe operaia.
 Les salariés de British Steel Saint-Saulve, ex-Ascoval, tout juste racheté par la maison mère du sidérurgiste britannique, ont décidé d’«arrêter» le four de l’aciérie, avec de l’acier liquide à l’intérieur, et non pas de le mettre sur sécurité comme d’habitude, pour la première fois depuis l’existence de l’usine»,en réaction au placement en faillite de leur repreneur, …


sabato 25 maggio 2019

Medina Democratica e la difesa dei portatori di Handicap, un documento del maggio 1979

Dalla Emarginazione alla lotta di classe

Un documento in difesa dei portatori di Handicap, di Medicina Democratica di 40 anni fa (maggio 1979) ripubblicato oggi, 24 maggio in occasione della giornata del diversamente abile.


L’eliminazione delle barriere architettoniche  come momento di lotta per il recupero della propria autonomia, contro le istituzioni segreganti, contro l’uso capitalistico della città e del territorio.



un documento donato all'Archivio Storico Bendetto petrone  dal compagno Mario Merico, insieme alla sua biblioteca personale affinchè divenga patrimonio pubblico

lunedì 13 maggio 2019

Fake news, amore morboso degli italiani: la storia della prima Fake, la falsa morte di De Gasperi

Fake  news: la storia della madre delle “bufale italiane”

Fake News : due milioni di italiani di cui la metà simpatizzanti  di Lega e Cinquestelle, ipnotizzati per anni da false notizie diffuse da ex-siti porno tramutati in diffusori di notizie false pro-Lega e Cinquestelle. 
Facebook, dopo anni di  indecisione incomincia a bloccarli.
Tre anni fa scrivevamo  su come  Beppe Grillo si fosse scagliato contro il responsabile dell’Antitrust che proponeva un controllo sulla Rete. Per dimostrare come gli italiani fossero “geneticamente” affezionati alle bufale  ne ricordavamo quella che risulta essere la madre delle bufale  della Prima Repubblica, ovvero la falsa notizia della morte  di De Gasperi, nel novembre 1946, mentre la nostra Repubblica muoveva i primi passi.

27 novembre 1946

La madre delle bufale italiane:

70 anni fa il falso della  morte di De Gasperi


In queste ore sta montanto la polemica tra Beppe Grillo e il responsabile dell’Antitrust che ha proposto un controllo da parte delle Agenzie europee sulla diffusione di notizie false sulla Rete, le cosiddette bufale. Sappiamo che  dei social media come Facebook stanno mettendo  già in atto alcune norme precauzionali sui rischi da diffusione di “bufale”, onde evitare che il loro rapido diffondersi in Rete possa provocare reazioni incontrollate, sino al rischio che qualche mente esaltata possa compiere atti inconsulti contro degli innocenti a causa di esse,   come è successo qualche mese fa negli Stati Uniti.
Che le bufale siano nate con l’uomo sociale, lo sappiamo, ma come oggi,  esse, nell’era della Rete e della globalizzazione, siano divenute uno strumento di manipolazione dell’opinione pubblica, ne stiamo prendendo lentamente coscienza, ed una conferma su come noi italiani siamo particolarmente affezionati alle bufale, lo si vede dal loro successo in quell’opinione pubblica, in particolare quella giovanile e dichiaratamente “incazzata contro tutto e tutti”.
Una constatazione che sembrerebbe confermare il rapporto di amore, quasi di riconoscenza del nostro Paese ,con le bufale. Continua su



sabato 11 maggio 2019

Roma 12 maggio 1977, Giorgiana Masi assassinata! a Milano la repressione colpisce il Soccorso Rosso

12 MAGGIO 1977
Giorgiana Masi assassinata !  
A Milano , Soccorso Rosso in carcere!
Il racconto di chi c’era quel giorno…


NON SPARATE SUL PIANISTA!
 Alle 17.00 tra i 2000 compagni, radicali,  giovani socialisti e femministe , sfrattatati da Piazza Navona a colpi di manganello e calci di fucile, vi è anche il pianista che avrebbe dovuto suonare al concerto: indossa un cartello emblematico su quel giorno: NON SPARATE SUL PIANISTA!
Invece si sparerà su tutto e di tutto e contro tutti
Si picchiano i parlamentari della nuova sinistra  e radicali come Mimmo Pinto,  Mellini, Gorla, Sivio Corvisieri , ma si spara anche sui turisti che affollano largo Argentina in quel caldo giorno di maggio e si prosegue la caccia all’uomo nelle strade del Ghetto ebraico.
Possiamo testimoniare come la rabbia dei compagni  si fonda con una solidarietà inaspettata con gli abitanti ed i negozianti del Ghetto, incazzati per la violenza della polizia contro manifestanti inermi.
Chi c’era di noi vi potrà raccontare come dalle finestre delle case,   gli abitanti del quartiere segnalino ai manifestanti  la situazione delle forze della repressione, aprano le porte delle case e nascondano dietro le saracinesche abbassate centinaia di compagni rimasti isolati
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venerdì 10 maggio 2019

L'elogio in una lettera all'umanità di Salvatore Todaro eroe della guerra fascista, che manca a Salvini e soci




“-Signore, felice la Nazione che ha degli uomini come voi". I nostri giornali ci hanno riferito del vostro comportamento verso l'equipaggio di una nave che era vostro dovere affondare. Esiste un eroismo barbaro e un altro davanti al quale l'anima si mette in ginocchio: il vostro. Siate benedetto per la Vostra bontà che ha fatto di Voi un eroe non soltanto dell'Italia ma dell'umanità.  Firmato: “Una donna portoghese".”-
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giovedì 9 maggio 2019

il plebiscito fascista del 1929 in Irpinia risultati in Irpinia dopo brogli, minacce, ma ci fu chi disse NO!

Il Plebiscito  del 1929, i risultati  in Irpinia

In nome del popolo sovrano , la resa  della democrazia al regime fascista
Ma ci fu chi disse NO!
 di Antonio Camuso




A  due settimane dal voto europeo, Salvini e DI Maio si attendono da essi un risultato plebiscitario, in nome di una “Rivoluzione Nazionale”  che avvenga a esattamente  a novanta anni da un altro referendum, quello del marzo 1929 voluto da Benito Mussolini , in nome  di concetti quali “Sovranità. Gli italiani innanzitutto!,No ai dictat di banchieri e massoni!” non dissimili a quelli proclamati dalle attuali forze di governo,  ma che si svolse  con ben altri metodi,  e che sancì la fine definitiva della democrazia costituzionale e l’instaurazione di un regime che ci portò alle leggi razziali e a una guerra disastrosa.

la partigiana Vera Vassalle , e il legame con l'Irpinia e la Puglia

Vera Vassalle, la medaglia d’oro alla Resistenza, e il filo rosso che la lega a Montella(AV) e  alla Puglia.
di Antonio Camuso



Una delle più belle pagine di Resistenza al femminile, quella di Vera Vassalle, la partigiana “zoppettina”, che fece del suo handicap il lasciapassare per ingannare fascisti e nazisti. Il suo arrivo in Irpinia, il contatto con gli americani che addestravano a Napoli radiotelegrafisti italiani per le missioni clandestine in appoggio alla Resistenza. Il suo addestramento in Puglia e poi il ritorno in Toscana per una delle missioni più proficue e lunghe della Resistenza Italiana, che le fu riconosciuta con la medaglia d’oro. Un destino che interseca, quello di mio padre e quello di altri militari che scelsero di stare dalla parte giusta.

mercoledì 8 maggio 2019

il fondo Cosimino Pecere (Ostuni) nell'Archivio Storico Benedetto Petrone)

il fondo  Cosimino Pecere
(Ostuni)

Il fondo  è costituito da pubblicistica e materiale documentario risalente ad un periodo che va dalla fine degli anni 60 ad oggi, con particolare presenza nell’arco 1970-1985, Tale materiale è stato donato all’Archivio Storico Benedetto Petrone dal compagno Cosimino Pecere di Ostuni ( BR), storico attivista della sinistra radicale di Ostuni , impegnato sindacalmente nei COBAS SCUOLA  e curatore di un corposo fondo archivistico sul “lungo 68”  e sulla sinistra extraparlamentare e non. Parte di quest’ultimo archivio denominato “ Archivio Ostuni Ribelle  “ è rintracciabile nell’ omonimo sito  continua su

il fondo Giulia LItti (Sandonaci) nell'Archivio Storico Benedetto Petrone


il fondo Giulia Litti (Sandonaci)
nell'Archivio Storico Benedetto Petrone


DESCRIZIONE DEL FONDO
Il fondo Giulia Litti è composto da materiali databili dal 1977 al 1982 con qualche eccezione. E’ una raccolta di documenti e riviste di una giovanissima studentessa,  liceale , a Brindisi e poi una studente/lavoratrice universitaria che per pagarsi la retta non disdegna di lavorare in complessi alberghieri del Nord, durante i periodi di vacanze estive, ma che è sempre pronta a lanciarsi nelle battaglie  per i diritti civili e sociali del tempo.
Il fondo si compone di tre tipologie di materiali:
a)      volantini e materiale autoprodotto da gruppi politici e associazioni comprese quelle femministe e antinucleari.
b)      raccolta di riviste di movimento ed in particolare alcuni numeri  di Lotta Continua, e del giornale anarchico Umanità Nova, che trattano la preparazione e lo svolgimento del convegno sulla repressione a Bologna del settembre 1977
c)      ritagli di giornale  e un documento prodotto da Rifondazione Comunista sulla figura di Gennaro Conte , partigiano di origine  di Ceglie Messapica e noto  uomo politico.
L’esame dei documenti da l’immagine dell’attività, degli interessi e delle sensibilità che si maturano in quel particolare periodo di fine anni 70 , inizio anni 80,nel cuore e nella mente di una giovane militante.

il fondo Socialisti Brindisi , nell'Archivio Storico Benedetto Petrone

il fondo Socialisti Brindisi (biblioteca del Socialismo)

nell'Archivio Storico Benedetto Petrone



DESCRIZIONE DEL FONDO
Il fondo  è costituito da pubblicistica, libri e materiale documentario risalente ad un periodo che va da metà degli anni 70 alla fine anni  90 (post caduta muro Berlino). Tale materiale di proprietà di Antonio Camuso, proviene da fondi personali di esponenti del Partito Socialista brindisino che hanno voluto mantenere l’anonimato.



Il fondo è da suddividere in sezioni:            
a)      pubblicistica contenente riviste culturali della sinistra riformista
b)      area bibliotecaria
c)       area documentaria (mostre,  appunti, diari, foto)
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martedì 7 maggio 2019

il fondo Pati Luceri nell'Archivio Storico Benedetto Petrone

Il fondo PATI LUCERI nell’Archivio Storico Benedetto Petrone
DESCRIZIONE DEL FONDO
Il fondo PATI LUCERI è composto da materiali databili dal 1977 al 2001 con qualche eccezione. E’ una raccolta di documenti e riviste di un giovane studente a LECCE impegnato nei movimenti  studenteschi degli anni 70 , che continua ancor oggi  a metere energie e passione nella lotta per la giustizia sociale e l'internazionalismo. Negli ultimi anni Pati Luceri ha curato la pubblicazione di  corpose ricerche storiche sui partigiani e antifascisti delle provincie diBari,  Brindisi, Lecce e Taranto. Ultimamente  ha pubblicato un libro di controinformazione sulle foibe



aprile 1936 , la battaglia di Sassabaneh, in Etiopia.Cronaca di una falsa vittoria fascista

23-29 aprile 1936
  La battaglia di Sassabaneh. Dove i carri armati, i lanciafiamme, gli aerei e i gas  dell’esercito fascista non piegarono gli etiopici...
( cronaca di una falsa vittoria fascista)
Il 29 aprile all’alba , dopo giorni di avverse condizioni metereologiche,( la stagione delle piogge ormai era cominciata), il generale Graziani,  potendo contare sull’appoggio dell’aviazione portò l’attacco a Sassabaneh con tre gruppi di armata sul fronte dell’Ogaden abissino.
 L’intenzione era quella, finalmente, di sfondare la tenace resistenza etiopica che aveva impedito al “ figlio del generale Diaz” di cogliere gli allori della gloria sul fronte Sud, così come gia avevano fatto , al Nord,continua su