mercoledì 29 maggio 2019

Brescia , 28 maggio'74 , la strage fascista impunita .La cronaca proteste pugliesi

Brescia 28 maggio 1974
LA STRAGE FASCISTA IMPUNITA:


la cronaca, i volantini , le foto delle manifestazioni di protesta che si svilupparono  a Bari,  a Brindisi, in Puglia e non solo… la repressione poliziesca , che seguì , (a Bari,l ’arresto di De Razza , di LC )
...A BARI l'antifascismo di massa è stato la risposta proletaria alla feroce strage fascista di Brescia, non so-
lo nei grandi centri, come a Bari, ma anche in numerosi paesi della provincia. con centinaia e migliaia di antifascistin corteo, : CORATO, MOLA, POLIGNANO. GRUMO, BITONTO, ACOUAVIVA, ALTAMURA, ANDRIA, BARLETTA, TAFFANO, CASTELLANA, CONVERSANO, GIOIA DEL COLLE.,LOCOROTONDO. MINERVINO,MURGIE, MONOPOLI, RUTIGLIANO, TRANI, GRAVINA. SPINAZZOLA, PALO DEL COLLE, TRIGGIANO ecc.A Bari qualche centinaio di antifascisti ha attaccato la sede centrale del Movimento Sociale In via Piccini,presidiata dalla polizia, che subito dopo si è data alla caccia ai « rossi »con rastrellamenti in tutto il centro città. Un compagno di LC è stato arrestato....
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domenica 26 maggio 2019

Sorpresa! La lotta di classe non è stata abolita dal balcone!

Per chi credeva che la lotta di classe fosse stata abolita da un balcone 

noi siamo  gli uccelli della tempesta che si annuncia
“nous sommes les oiseaux de la tempete qui s’annonce"


Operai francesi  che sabotano  l’altoforno, centinai di milioni di operai migranti cinesi  pronti a scioperi massicci, Algeria la crisi politica ed economica minaccia di far esplodere milioni di migranti e nuova guerra civile, Sud Africa minatori in sciopero in centinaia licenziati…
Consiglio di leggere questa nuova pagina  dei compagni francesi del sito “nous sommes les oiseaux de la tempete qui s’annonce”, scritto in un francese sintetico facilissimo da comprendere, e che  con una serie di link di riferimento  aggiorna quale sia la situazione attuale non solo in  Francia ma in tutto il mondo e delle proteste in corso, e fa aprire gli occhi su quanto  avviene e quanto si prospetta su quella lotta di classe di cui oggi nessuno prova a pronunciare. Articolo interessantissimo sul prossimo scoppio di scioperi massicci e forti tensioni sociali e politiche in Cina a fronte della crisi economica in corso grazie anche alla guerra dei dazi di Trump. Articolo  che spiega come  l’economia galoppante cinese si fondi sullo spostamento  e l’impiego massiccio di CENTINAIA DI MILIONI di lavoratori migranti e come siano essi i primi che assaggeranno il morso della crisi ma ,   non avendo nulla da perdere, potrebbero far esplodere in maniera inusitata il conflitto sociale in Cina., al quale si affianca l’esigenza per la Cina di dare lavoro a quasi DIECI MILIONI  di diplomati e laureati nel campo scientifico e tecnico ogni anno, affinchè essa possa rimanere all’avanguardia nei settori dell’alta tecnologia.
Articolo sulle lotte dei minatori in Sud Africa, dove in centinaia sono stati licenziati per scioperi selvaggi, 

Articolo sulle lotte in Algeria con aggiornamenti sugli spiegamenti delle forse di polizia e dell’esercito , mentre si addensano all’orizzonte  i segnali di una grossa crisi economica che , dobbiamo ricordarci potrebbe riattizzare il fenomeno terrorismo, ma innanzitutto ondate di migranti verso l’Italia e la Francia di proporzioni inimmaginabili, visto che circa la metà della popolazione algerina è composta di DECINE DI MILIONI di giovani , maschi e femmine in età “riproduttiva” con esigenze  di lavoro, stabilità, ormai difficilissime da soddisfare nel contesto economico Algerino, vista la stasi del prezzo del Gas e la concorrenza degli altri fornitori di Gas verso l’Europa, TAP compreso.
Ma forme di lotta da desperados o da Gatti selvaggi degli anni 70, si manifestano nella  sin qui “assonnata “classe operaia francese, proprio in settori come quelli dell’ILVA di Taranto, la produzione di acciaio, anche a causa della Brexit. I siderurgici  francesi di un impianto della British Steel , che non ha avuto finanziamenti dalla Gran Bretagna  e quindi messo in liquidazione, hanno deciso di spegnere il forno con tutto l’acciaio liquido dentro, una azione che ci riporta ai tempi del luddismo e agli albori della lotta della classe operaia.
 Les salariés de British Steel Saint-Saulve, ex-Ascoval, tout juste racheté par la maison mère du sidérurgiste britannique, ont décidé d’«arrêter» le four de l’aciérie, avec de l’acier liquide à l’intérieur, et non pas de le mettre sur sécurité comme d’habitude, pour la première fois depuis l’existence de l’usine»,en réaction au placement en faillite de leur repreneur, …


sabato 25 maggio 2019

Medina Democratica e la difesa dei portatori di Handicap, un documento del maggio 1979

Dalla Emarginazione alla lotta di classe

Un documento in difesa dei portatori di Handicap, di Medicina Democratica di 40 anni fa (maggio 1979) ripubblicato oggi, 24 maggio in occasione della giornata del diversamente abile.


L’eliminazione delle barriere architettoniche  come momento di lotta per il recupero della propria autonomia, contro le istituzioni segreganti, contro l’uso capitalistico della città e del territorio.



un documento donato all'Archivio Storico Bendetto petrone  dal compagno Mario Merico, insieme alla sua biblioteca personale affinchè divenga patrimonio pubblico

lunedì 13 maggio 2019

Fake news, amore morboso degli italiani: la storia della prima Fake, la falsa morte di De Gasperi

Fake  news: la storia della madre delle “bufale italiane”

Fake News : due milioni di italiani di cui la metà simpatizzanti  di Lega e Cinquestelle, ipnotizzati per anni da false notizie diffuse da ex-siti porno tramutati in diffusori di notizie false pro-Lega e Cinquestelle. 
Facebook, dopo anni di  indecisione incomincia a bloccarli.
Tre anni fa scrivevamo  su come  Beppe Grillo si fosse scagliato contro il responsabile dell’Antitrust che proponeva un controllo sulla Rete. Per dimostrare come gli italiani fossero “geneticamente” affezionati alle bufale  ne ricordavamo quella che risulta essere la madre delle bufale  della Prima Repubblica, ovvero la falsa notizia della morte  di De Gasperi, nel novembre 1946, mentre la nostra Repubblica muoveva i primi passi.

27 novembre 1946

La madre delle bufale italiane:

70 anni fa il falso della  morte di De Gasperi


In queste ore sta montanto la polemica tra Beppe Grillo e il responsabile dell’Antitrust che ha proposto un controllo da parte delle Agenzie europee sulla diffusione di notizie false sulla Rete, le cosiddette bufale. Sappiamo che  dei social media come Facebook stanno mettendo  già in atto alcune norme precauzionali sui rischi da diffusione di “bufale”, onde evitare che il loro rapido diffondersi in Rete possa provocare reazioni incontrollate, sino al rischio che qualche mente esaltata possa compiere atti inconsulti contro degli innocenti a causa di esse,   come è successo qualche mese fa negli Stati Uniti.
Che le bufale siano nate con l’uomo sociale, lo sappiamo, ma come oggi,  esse, nell’era della Rete e della globalizzazione, siano divenute uno strumento di manipolazione dell’opinione pubblica, ne stiamo prendendo lentamente coscienza, ed una conferma su come noi italiani siamo particolarmente affezionati alle bufale, lo si vede dal loro successo in quell’opinione pubblica, in particolare quella giovanile e dichiaratamente “incazzata contro tutto e tutti”.
Una constatazione che sembrerebbe confermare il rapporto di amore, quasi di riconoscenza del nostro Paese ,con le bufale. Continua su



sabato 11 maggio 2019

Roma 12 maggio 1977, Giorgiana Masi assassinata! a Milano la repressione colpisce il Soccorso Rosso

12 MAGGIO 1977
Giorgiana Masi assassinata !  
A Milano , Soccorso Rosso in carcere!
Il racconto di chi c’era quel giorno…


NON SPARATE SUL PIANISTA!
 Alle 17.00 tra i 2000 compagni, radicali,  giovani socialisti e femministe , sfrattatati da Piazza Navona a colpi di manganello e calci di fucile, vi è anche il pianista che avrebbe dovuto suonare al concerto: indossa un cartello emblematico su quel giorno: NON SPARATE SUL PIANISTA!
Invece si sparerà su tutto e di tutto e contro tutti
Si picchiano i parlamentari della nuova sinistra  e radicali come Mimmo Pinto,  Mellini, Gorla, Sivio Corvisieri , ma si spara anche sui turisti che affollano largo Argentina in quel caldo giorno di maggio e si prosegue la caccia all’uomo nelle strade del Ghetto ebraico.
Possiamo testimoniare come la rabbia dei compagni  si fonda con una solidarietà inaspettata con gli abitanti ed i negozianti del Ghetto, incazzati per la violenza della polizia contro manifestanti inermi.
Chi c’era di noi vi potrà raccontare come dalle finestre delle case,   gli abitanti del quartiere segnalino ai manifestanti  la situazione delle forze della repressione, aprano le porte delle case e nascondano dietro le saracinesche abbassate centinaia di compagni rimasti isolati
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venerdì 10 maggio 2019

L'elogio in una lettera all'umanità di Salvatore Todaro eroe della guerra fascista, che manca a Salvini e soci




“-Signore, felice la Nazione che ha degli uomini come voi". I nostri giornali ci hanno riferito del vostro comportamento verso l'equipaggio di una nave che era vostro dovere affondare. Esiste un eroismo barbaro e un altro davanti al quale l'anima si mette in ginocchio: il vostro. Siate benedetto per la Vostra bontà che ha fatto di Voi un eroe non soltanto dell'Italia ma dell'umanità.  Firmato: “Una donna portoghese".”-
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giovedì 9 maggio 2019

il plebiscito fascista del 1929 in Irpinia risultati in Irpinia dopo brogli, minacce, ma ci fu chi disse NO!

Il Plebiscito  del 1929, i risultati  in Irpinia

In nome del popolo sovrano , la resa  della democrazia al regime fascista
Ma ci fu chi disse NO!
 di Antonio Camuso




A  due settimane dal voto europeo, Salvini e DI Maio si attendono da essi un risultato plebiscitario, in nome di una “Rivoluzione Nazionale”  che avvenga a esattamente  a novanta anni da un altro referendum, quello del marzo 1929 voluto da Benito Mussolini , in nome  di concetti quali “Sovranità. Gli italiani innanzitutto!,No ai dictat di banchieri e massoni!” non dissimili a quelli proclamati dalle attuali forze di governo,  ma che si svolse  con ben altri metodi,  e che sancì la fine definitiva della democrazia costituzionale e l’instaurazione di un regime che ci portò alle leggi razziali e a una guerra disastrosa.

la partigiana Vera Vassalle , e il legame con l'Irpinia e la Puglia

Vera Vassalle, la medaglia d’oro alla Resistenza, e il filo rosso che la lega a Montella(AV) e  alla Puglia.
di Antonio Camuso



Una delle più belle pagine di Resistenza al femminile, quella di Vera Vassalle, la partigiana “zoppettina”, che fece del suo handicap il lasciapassare per ingannare fascisti e nazisti. Il suo arrivo in Irpinia, il contatto con gli americani che addestravano a Napoli radiotelegrafisti italiani per le missioni clandestine in appoggio alla Resistenza. Il suo addestramento in Puglia e poi il ritorno in Toscana per una delle missioni più proficue e lunghe della Resistenza Italiana, che le fu riconosciuta con la medaglia d’oro. Un destino che interseca, quello di mio padre e quello di altri militari che scelsero di stare dalla parte giusta.

mercoledì 8 maggio 2019

il fondo Cosimino Pecere (Ostuni) nell'Archivio Storico Benedetto Petrone)

il fondo  Cosimino Pecere
(Ostuni)

Il fondo  è costituito da pubblicistica e materiale documentario risalente ad un periodo che va dalla fine degli anni 60 ad oggi, con particolare presenza nell’arco 1970-1985, Tale materiale è stato donato all’Archivio Storico Benedetto Petrone dal compagno Cosimino Pecere di Ostuni ( BR), storico attivista della sinistra radicale di Ostuni , impegnato sindacalmente nei COBAS SCUOLA  e curatore di un corposo fondo archivistico sul “lungo 68”  e sulla sinistra extraparlamentare e non. Parte di quest’ultimo archivio denominato “ Archivio Ostuni Ribelle  “ è rintracciabile nell’ omonimo sito  continua su

il fondo Giulia LItti (Sandonaci) nell'Archivio Storico Benedetto Petrone


il fondo Giulia Litti (Sandonaci)
nell'Archivio Storico Benedetto Petrone


DESCRIZIONE DEL FONDO
Il fondo Giulia Litti è composto da materiali databili dal 1977 al 1982 con qualche eccezione. E’ una raccolta di documenti e riviste di una giovanissima studentessa,  liceale , a Brindisi e poi una studente/lavoratrice universitaria che per pagarsi la retta non disdegna di lavorare in complessi alberghieri del Nord, durante i periodi di vacanze estive, ma che è sempre pronta a lanciarsi nelle battaglie  per i diritti civili e sociali del tempo.
Il fondo si compone di tre tipologie di materiali:
a)      volantini e materiale autoprodotto da gruppi politici e associazioni comprese quelle femministe e antinucleari.
b)      raccolta di riviste di movimento ed in particolare alcuni numeri  di Lotta Continua, e del giornale anarchico Umanità Nova, che trattano la preparazione e lo svolgimento del convegno sulla repressione a Bologna del settembre 1977
c)      ritagli di giornale  e un documento prodotto da Rifondazione Comunista sulla figura di Gennaro Conte , partigiano di origine  di Ceglie Messapica e noto  uomo politico.
L’esame dei documenti da l’immagine dell’attività, degli interessi e delle sensibilità che si maturano in quel particolare periodo di fine anni 70 , inizio anni 80,nel cuore e nella mente di una giovane militante.

il fondo Socialisti Brindisi , nell'Archivio Storico Benedetto Petrone

il fondo Socialisti Brindisi (biblioteca del Socialismo)

nell'Archivio Storico Benedetto Petrone



DESCRIZIONE DEL FONDO
Il fondo  è costituito da pubblicistica, libri e materiale documentario risalente ad un periodo che va da metà degli anni 70 alla fine anni  90 (post caduta muro Berlino). Tale materiale di proprietà di Antonio Camuso, proviene da fondi personali di esponenti del Partito Socialista brindisino che hanno voluto mantenere l’anonimato.



Il fondo è da suddividere in sezioni:            
a)      pubblicistica contenente riviste culturali della sinistra riformista
b)      area bibliotecaria
c)       area documentaria (mostre,  appunti, diari, foto)
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martedì 7 maggio 2019

il fondo Pati Luceri nell'Archivio Storico Benedetto Petrone

Il fondo PATI LUCERI nell’Archivio Storico Benedetto Petrone
DESCRIZIONE DEL FONDO
Il fondo PATI LUCERI è composto da materiali databili dal 1977 al 2001 con qualche eccezione. E’ una raccolta di documenti e riviste di un giovane studente a LECCE impegnato nei movimenti  studenteschi degli anni 70 , che continua ancor oggi  a metere energie e passione nella lotta per la giustizia sociale e l'internazionalismo. Negli ultimi anni Pati Luceri ha curato la pubblicazione di  corpose ricerche storiche sui partigiani e antifascisti delle provincie diBari,  Brindisi, Lecce e Taranto. Ultimamente  ha pubblicato un libro di controinformazione sulle foibe



aprile 1936 , la battaglia di Sassabaneh, in Etiopia.Cronaca di una falsa vittoria fascista

23-29 aprile 1936
  La battaglia di Sassabaneh. Dove i carri armati, i lanciafiamme, gli aerei e i gas  dell’esercito fascista non piegarono gli etiopici...
( cronaca di una falsa vittoria fascista)
Il 29 aprile all’alba , dopo giorni di avverse condizioni metereologiche,( la stagione delle piogge ormai era cominciata), il generale Graziani,  potendo contare sull’appoggio dell’aviazione portò l’attacco a Sassabaneh con tre gruppi di armata sul fronte dell’Ogaden abissino.
 L’intenzione era quella, finalmente, di sfondare la tenace resistenza etiopica che aveva impedito al “ figlio del generale Diaz” di cogliere gli allori della gloria sul fronte Sud, così come gia avevano fatto , al Nord,continua su 

Brindisi 1 maggio 1971 , sindacalisti inferociti per un ritratto di Stalin

Brindisi 1 maggio 1971
Quando il ritratto di Stalin fece infuriare i sindacalisti brindisini, ovvero la disavventura di un giovane capellone ...apprendista maoista
Pino S. ancora oggi inforca un paio di occhialini cerchiati in metallo color oro, in stile anni 70, e se pur non porta più i lunghi capelli di cui andava fiero, quando lo s’incontra, è sempre pronto ad accoglierti con un sorriso e ridere un po’ sul nostro passato. Grazie a lui e a Giulio Sarcinella, attraverso le foto che hanno scattato durante gli anni 70, in occasione di cortei manifestazioni, happening, o semplici foto di gruppo, è possibile rivivere momenti della nostra giovinezza e scherzare su tanti nostri sogni rimasti pure illusioni. Una foto purtroppo non è nella sua collezione, perché allora non c’era possibilità di farsi un selfie e riguarda un episodio in cui lui, suo malgrado, si trovò coinvolto, giovanissimo, poco più che quindicenne.continua su 


1 maggio 1969 , il corteo dell'Unione dei comunisti m-l, nel film di Bellocchio

1 maggio 1969
Milano , Corteo del primo maggio
Il gruppo extraparlamentare filomaoista Unione dei Comunisti Italiani (marxisti -leninisti) sfila nel corteo della sinistra, in occasione del Primo Maggio

Questo documentario è entrato a far parte della storia europea del Primo Maggio Il film è stato selezionato e inserito tra i contenuti del sito web dedicato alla storia del Primo Maggio in Europa, realizzato nel 2002 dall'Aamod e altri archivi europei, finanziato dalla Commissione europea
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primu maggiu 1944 , ode di Giovanni Formisano

Primu Maggiu 1944
L’ode dei contadini siciliani (e di tutto il  Meridione), in nome della voglia di riscatto e di giustizia
Poesia in dialetto di Giovanni Formisano
Il più bel programma politico( in versi)  di rivendicazioni del Meridione contadino all'Italia post-fascista.
Autor  Antonio Camuso
Primu Maggiu

Doppu vintiduanni,
di duluri, di spasimi e di peni,
torni cchiù russu, cchiù beddu, cchiù granni
n'autra vota veni!