mercoledì 8 febbraio 2012







GRANDE VITTORIA DELLA COMUNICAZIONE ANTAGONISTA:








DOPO LA ARTICOLATA DENUNCIA DI PUGLIANTAGONISTA E CON IL SOSTEGNO DITERRAROSSA DI MESAGNE E DELLE ASSOCIAZIONI NO-FOTOVOLTAICO SELVAGGIO DELLA PROVINCIA DI BRINDISI , LA PROCURA DI BARI ACQUISISCE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DEL MEGAIMPIANTO DI RESTINCO










vi ricordate la nostra denuncia?




...Come è stato possibile ottenere un'autorizzazione unica regionale sapendo che con questo impianto sarebbe stato sabotato il concetto paesaggistico, ambientale culturale su cui si fondava il percorso turistico e i fondi europei ottenuti e spesi? Chi ha firmato a nome del Comune di Brindisi commissariato tenendo conto che lo stesso Comune si era espresso negativamente su megaimpianti fotovoltaici addirittura anche su terreni degradati come quelli intorno alla centrale a Carbone di Cerano e al nastro trasportatore? Come mai e chi ha firmato invece per l'utilizzo di oltre 60 ettari di terreni fertili e coltivabili? Chi ha sottoscritto in una Conferenza di servizi( di cui noi al momento non abbiamo traccia ) da parte della Provincia visto l'atteggiamento negativo da parte del presidente Ferrarese sul proliferare degli impianti fotovoltaici nelle campagne?
A queste domande vorremmo che si desse una risposta chiara identificando precisamente i responsabili e se dietro a queste scelte vi siano interessi particolari, personali o politici.



AVEVAMO RAGIONE!!!!......


il comunicato congiunto delle associazioni

Leggiamo sulla prima pagina del Quotidiano del 3 Febbraio la notizia dell'acquisizione da parte della Procura di Bari della documentazione relativa all'iter autorizzativo del mega impianto fotovoltaico in costruzione a Restinco. Come associazioni del territorio abbiamo più volte denunciato l'impatto di un simile impianto, che sottrae 70 ettari di fertile territorio all'agricoltura e lo regala alla speculazione, descrivendolo come la Fukushima del fotovoltaico, un vero e proprio colpo di grazia assestato al nostro territorio già devastato dal fotovoltaico selvaggio.
Non avremmo però mai immaginato, anche nella peggiore delle ricostruzioni, un quadro di illegalità come quello evidenziato. Se sarà accertato quanto riportato dal Quotidiano, cioè che l'impianto in questione è stato autorizzato senza nessuna VIA (valutazione di impatto ambientale), obbligatoria per impianti di portata superiore a 1 Mw, ci troviamo di fronte a una manovra illegale e di rapina, esercitata da un gruppo imprenditoriale senza scrupoli e autorizzata dalle stesse Istituzioni che dovrebbero proteggere il nostro territorio.. Chiediamo che vengano accertate tutte le responsabilità, politiche e amministrative, e che l'inchiesta tocchi tutti i livelli, consapevoli che l'autorizzazione dell'impianto più grande del brindisino non sia competenza di qualche tecnico ma investa dirigenti e politici sino ai più alti scranni.Ci chiediamo come Provincia di Brindisi e Regione Puglia, a suo tempo in prima fila contro il Rigassificatore di Brindisi nella denuncia che l'impianto era stato autorizzato senza valutazione di impatto ambientale, abbiano poi autorizzato senza VIA l'impianto di Restinco. Chiediamo lo smantellamento dell'impianto a Restinco, una immediata moratoria sull'installazione di nuovi impianti a terra, e invitiamo il territorio alla mobilitazione e alla vigilanza su una speculazione che è ormai all'ordine del giorno e uccide le potenzialità del nostro territorio.





intanto un certo candidato sindaco recentemente ci aveva definiti di ambientalisti dell'ultima ora armati di fotocamera a caccia di fonto sensazionalistiche e giornalisti dilettanti...allo stesso soggetto suggeriremmo un corso di giornalismo d'inchiesta ...se vuol sapere i veri problemi della città e da dove provengono i mali che l'affliggono








LA REDAZIONE DI PUGLIANTAGONISTA

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