Strage aerea di Smolensk: tragica fatalità o gravi violazioni di elementari norme di sicurezza aerea?
http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/smolensk.htm
di Antonio Camuso
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di Antonio Camuso
Premessa: morire per Danzica? No, grazie!
Nelle ultime ore si moltiplicano le disdette di molti presidenti , Obama compreso, a presenziare a Varsavia i funerali di stato per il presidente polacco Kaczynski e il suo staff presidenziale , a causa delle ceneri vulcaniche e del relativo blocco dei voli.
Che la prudenza nell’affrontare un viaggio aereo in condizioni meteo sfavorevoli non sia mai troppa , anche per il più testardo e avventato capo di stato , lo ha dimostrato l’ingloriosa fine del presidente polacco in un incidente che molto probabilmente diverrà oggetto dei manuali futuri degli addetti del controllo del traffico aereo.
Le ultime dichiarazioni dei vertici politici russo e polacchi parlano di riavvicinamento storico tra i due paesi sconvolti dall’ultima tragedia aerea. Belle parole che però nascondono come le responsabilità di quella sorta di suicidio di massa avvenuto il 10 aprile 2010 a Smolensk debbano equamente ripartirsi tra l’insulsaggine dei responsabili del coordinamento nell’assistenza a quel volo e le pressioni psicologiche e politiche che hanno fortemente condizionato gli attori del sistema di sicurezza del traffico aereo, che in questo caso non ha impedito una tragedia sicuramente prevedibile.
A qualche giorno dalla caduta in suolo russo dell’aereo presidenziale polacco e la strage di alte personalità conseguita, tutti concordano che, escluso il guasto tecnico, si debba imputare al cosiddetto errore umano quanto è accaduto.
Ma dov’è l’errore umano?
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