19 dicembre 1947, Il Cahier des doleances delle donne di Accettura, un grido di dolore che attende ancor oggi di essere ascoltato.
(Articolo di ANTONIO CAMUSO pubblicato nella pagina Cultura del Quotidiano del Sud/Corriere dell'Irpinia il 31 dicembre 2016)In questo blog pubblichiamo dei brevi passaggi :
....Quel Congresso doveva essere la
“Costituente” di quel Mezzogiorno
che voleva farsi sentire e mostrare il meglio di se stesso, nelle sue
diversità, deciso ad affrontare e superare i mali comuni che lo
affliggevano. In questo contesto va letto l’articolo relativo al
“Manifesto” delle donne di Accettura.
Esse in poco meno di una decina
di punti elencavano i mali che affliggevano questo piccolo paesino
sperduto dell’entroterra della regione più povera d’Italia, la
Basilicata. Sorprende leggere che in questo borgo di 5000 anime , dove
mancava acqua , luce, servizi igienici, dove la fame di terra e di lavoro
costringeva alla povertà e all’emigrazione la gran parte degli
abitanti, vi fosse in quel
dicembre 1947 un centinaio di donne iscritte all’UDI (Unione Donne
Italiane) organizzazione femminile dei partiti di sinistra, tenendo conto
che appena due anni prima, al Congresso dell’UDI, tenutosi
nell’ottobre 1945, a Firenze, l’unica regione a non essere
rappresentata fosse proprio la Basilicata, per mancanza di delegate donne.
E’ questo un segno come l’Italia in quei due difficilissimi anni
fosse in continuo rinnovamento ed era percorsa da una voglia di
cambiamento e partecipazione alla
vita politica e sociale e dove anche le donnevolevano dire la loro. Quel
“Cahier des doleances” delle donne di Accettura, lo specchio dei mali
che affliggono gran parte del Sud, pubblicato sul quotidiano la Voce,
nell’edizione napoletana, è
anche la richiesta di scuse a quell’intellettualità, “di sinistra”,
che per troppo tempo aveva dimenticato
la”cenerentola” delle regioni d’Italia, la Basilicata.
....
-L’anno 1947, addì 11 del mese di dicembre , nella sede della sezione Partito Socialista Italiano, gentilmente concessaci per l’occasione , presenti circa un centinaio di iscritte, dopo ampia discussione è stato approvato all’unanimità il seguente Ordine del giorno:
-L’anno 1947, addì 11 del mese di dicembre , nella sede della sezione Partito Socialista Italiano, gentilmente concessaci per l’occasione , presenti circa un centinaio di iscritte, dopo ampia discussione è stato approvato all’unanimità il seguente Ordine del giorno:
L’Unione
delle donne di Accettura fiduciosa nel buon esito del Congresso
democratico del Mezzogiorno, convinta che solo mettendo alla luce del sole
le vergognose piaghe che da secoli deturpano il Mezzogiorno d’Italia sarà
preso a cuore il problema della nostra Terra.
Espone
alcune delle tante piaghe che , pur essendo di Accettura, non mancano al
99 per cento dei comuni del Mezzogiorno:
a)Abitazioni.
L’80 per cento delle famiglie vive in un solo vano che fa da cucina , da
camera da letto per i genitori e i figli, (sempre numerosi), da sala da
pranzo, da deposito magazzino di legna , generi alimentari e attrezzi.
Vani per lo più a piano terra, ma non pochi, sotto il livello stradale.
La luce e l’aria quasi sempre è data solo dalla porta, che anche in
casa o di malattia di uno dei componenti del nucleo famigliare o di
intemperie, deve necessariamente rimanere aperta.
Oltre
ai componenti della famiglia alloggiano nello stesso vano, sistemandosi
alla meglio, polli conigli e maiali, e spesso l’asino.
L’indigenza
e la ristrettezza dello spazio costringono a dormire in uno stesso letto
l’intera famiglia ; si deve solo
sanità morale del nostro popolo se i casi di incesto non sono frequenti.
Ma
se la sanità morale resiste da noi non così la sanità fisica;
l’ambiente in cui viviamo, il lavoro sfibrante, al quale siamo
sottoposti, la scarsa alimentazione, la malaria, l’acqua che tratteremo
in appresso, fanno sì che i nostri figli, quando sopravvivono (sono
pochi!) crescano deboli, pallidi e piccolini, con i segni inconfondibili
di una razza in disfacimento; giovani di vent’anni mostrano di averne
quaranta.
b)
Acqua potabile: Un paese ricco di acque e di buone acque, ironia della
sorte, non ha mai acqua sufficiente e igienicamente pura. L’acquedotto
locale attraversa una zona franosa e ad ogni sensibile spostamento del
terreno s’interrompe costringendo la popolazione ad attingere acqua dai
pozzi e dalle cisterne, o s’inquina permettendo l’infiltrazione del
terreno.
c)
Fognature: Qualche famiglia ha il gabinetto di decenza, una o due il
bagno, nessuna famiglia l’acqua corrente in casa.
d)Assistenza
sanitaria :Il più vicino ospedale dista circa 100 kmt.
e)
Comunicazioni: si è collegati col capoluogo e con i comuni sede di
Pretura , dell’ufficio IIDD (imposte dirette), del Registro, con lo
scalo ferroviario che dista 32kmt, con una autocorriera giornaliera,
escluso i festivi, , che nonostante l’orario di partenza, ore 5, 40 non
arriva in tempo per i primi treni e costringe per molte ore in attesa in
stazione, e non permette il ritorno in sede nella stessa giornata anche a
coloro che si recano al paese più vicino.
f)
Scuole: Manca un edificio scolastico, le scuole sono locate in stabili
privati didatticamente e igienicamente inadatti.
g)
Terreni: Il territorio di Accettura , in gran parte alpestre e sterile ,
dopo un anno di estenuante
lavoro non dà in media che tre sementi. Centinaia di ettari di terreni
della foresta demaniale di Gallipoli Cognato che in tempi non remoti
apportavano la ricchezza al paese ora sono vietati alla colonizzazione.
Dopo tante e dispendiose pratiche, bontà sua,
il Demanio ha concesso circa 50 ettari di terreni da mettere a
coltura.
Copia
del presente viene trasmessa al comitato Direttivo dell’UDI, via
Giustiniani 5, Roma e al Comitato iniziativa Congresso Democratico Piazza
Dante Napoli.”-
per leggere l'intero articolo cliccare su grido di dolore delle donne di Accettura http://www.pugliantagonista.it/archivio/1947_2_grido_donne_accettura_cahier_doleances.htm
ANTONIO CAMUSO
ARCHIVIO STORICO BENEDETTO PETRONE
Brindisi
19 dicembre 2016, …69 anni dopo
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