sabato 16 marzo 2019

16 marzo 1978, la strage dimenticata di palestinesi

16 marzo 78 , non fu solo rapimento Moro,

ma  anche strage sionista di palestinesi, dimenticata da tutti.

Tra i giornali in edicola , quella  tragica  mattina del 16 marzo 1978, poco prima del rapimento Moro,  vi era anche  Il Quotidiano dei Lavoratori, organo  di Democrazia Proletaria, che denunciava  a caratteri cubitali il “raid  genocida “di Israele appena scatenato   nei confronti dei palestinesi in Libano.

In quella denuncia, la cronaca delle prime ore di questo attacco che in seguito si trasformò in occupazione militare di uno Stato sovrano,  durato quasi un decennio e  con una lunga fila di crimini commessi dalle forze armate israeliane e dai loro alleati contro i civili palestinesi.

Nelle prime ore di quell’attacco, i morti palestinesi furono centinaia, mentre aerei e navi israeliane tempestarono di fuoco i campi profughi dei palestinesi dove vivevano ammassati ed in condizioni precarie  circa quattrocentomila civili.

Leggere a distanza di tempo gli obbiettivi di quei primi attacchi fa venire i brividi perché sappiamo come in seguito essi furono il luogo del massacro di migliaia di  donne e bambini, scannati dai falangisti appoggiati dagli israeliani: Sabra e Chatila son nomi che non dovrebbero essere dimenticati da nessun essere umano, ma che oggi nessuno rispolvererebbe .

In quei giorni, quelle prime centinaia e poi migliaia di morti  di palestinesi e libanesi, provocati dall’attacco di trentamila israeliani, furono rimossi e cancellati  dai media , dal clamore del rapimento di Moro e dell’uccisione  di sei uomini della scorta. L’Italia si trasformò ben presto in quella delle leggi eccezionali, dei governi di solidarietà nazionale,  e delle carceri e processi speciali,  mentre quella generazione che scendeva nelle strade per solidarizzare  con i popoli in lotta contro l’imperialismo,  assaggiò sulla propria pelle la guerra scatenata dallo Stato in nome della perpetuazione dell’oppressione di classe.


L’archivio storico Bendetto Petrone e Pugliantagonista, ringraziano Cosimo Pecere nell’aver ricevuto in dono  in questi giorni alcuen centinaia di copie di giornali di movimento, relativi agli anni 70 e che entrano a far parte del neo costituito fondo Cosimo Pecere-Ostuni  dell’ASB Petrone. Tra quei giornali,  le copie  del Quotidiano dei Lavoratori del 16 e del 17 marzo 1978, che ci permettono approfondire, o meglio, respirare l’aria di quegli irripetibili anni.

L’archivio Storico Benedetto Petrone


Brindisi 16 marzo 2019

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