Femminismo aviatorio …di oltre un secolo fa.
In occasione dell’8 marzo vogliamo regalare una pagina
“vintage” a tutte coloro che consce
dell’esser metà del cielo, han voglia di affermare il diritto di volare in
esso, libere da ogni ostacolo.
E’ una bella pagina di orgoglio femminile d’inizio secolo che
scopriamo nella rilettura della rivista mensile del Touring Club (anno XVIII) n
2 del 1912 nell’edizione di febbraio
della prestigiosa rivista, un best seller di allora stampata in 180.000 copie
e gratis per i soci. Una rivista
che appartiene alla signora M Cdi Bagnoli Irpino, che
gentilmente mi ha permesso la
consultazione, del suo archivio personale.
A pag 106 , dedicata alle attualità dell’Aviazione, troviamo,
col titolo una coppa per aviatrici, l’orgogliosa risposta dell’AeroClub
femminile “Stella” di Parigi ad un premio aviatorio organizzato dall’Aeroclub
di Francia , al pilota che avesse letteralmente
“rimorchiato” sul suo aereo il maggior numero di femminili passeggere.
Rispondere pan per
focaccia era lo stile delle suffragette-femministe dell’epoca, figurarsi
poi se queste erano ardite
signore e signorine , che pilotavano
oggetti volanti apparentemente usciti dalle pagine medievali di Leonardo da
Vinci, a sprezzo di ogni pericolo, senza
indossare nessun paracadute, ma decise a
dimostrare di saper fare quanto, se non
meglio degli uomini, ma innanzitutto d’esser capaci di volare con le
proprie”ali” e non a cavallo di una scopa.
Le ardimentose ed orgogliose signorine aviatrici Parigine misero in palio la loro Coppa di genere,
dedicata a chi tra esse fosse stata capace di convincere più uomini a salire
come passeggero su un aereo, guidato da una giovane donzella.
La stessa copertina della rivista in questione è emblematica
di quel che, all’inizio del Novecento,
agitava i sogni e le speranze
anche delle ragazze italiane , stufe di sentirsi riservare un sempre più
soffocante ruolo di spose e madri esemplari. Sono donne quelle che guidando una
rossa automobile SPA e salutano un traballante biplano,alla cui guida forse c’è una di loro sperando, poter anch’esse, presto, conquistare la loro parte del cielo.
Riportiamo integralmente l’articolo:
— Una Coppa per aviatrici. — La
coppa Schelcher come è noto, sarà attribuita al pilota dell'Aero Club di
Francia che avrà condotto in aeroplano il maggior numero di signore nel corso
dell'annata; ora l'Aero Club femminile di Parigi « Stella », grazie alla
generosità del signor Max Brodsky, ha creato a sua volta una Coppa da
assegnarsi all'aviatrice
che avrà condotto in aeroplano il più gran numero di signori.
che avrà condotto in aeroplano il più gran numero di signori.
Gentili premure dei sessi per le
tenui carezze dell'aria!-
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