Brindisi:La linea dura di Salvini sui migranti mette a rischio la festa dei Santi Patroni.
(La cronaca di poca fantasia di Antonio Camuso)
Processione a mare  e sbarco
dei santi patroni vietati?.
In grave difficoltà il neo-sindaco Riccardo Rossi e la sua giunta di sinistra.
Il rischio della presa in ostaggio dei santi patroni.
Dalla curia trapela la richiesta di aiuto del vescovo Caliandro a Papa Bergoglio
Brindisi 24 agosto 2018. A poco meno  di una settimana , l’evento  più atteso della festa
patronale della città,  che  nel 1991  stupì il mondo per l’accoglienza
tributata a 20.000 albanesi in fuga dal loro paese, rischia di essere annullato
per mano di un ministro in guerra contro l’immigrazione clandestina. 
I fatti
Da indiscrezioni 
trapela che l’intera vicenda sia stata innescata da una direttiva  del Ministro dell’Interno Salvini  che imponeva a tutte le questure e
le prefetture di avvisarlo di ogni notizia riguardante possibili sbarchi  di  migranti
o richiedenti asilo .
In ottemperanza  a
tale direttiva,il ministro veniva a conoscenza che in occasione delle feste patronali,il
prossimo  sabato due settembre su una
nave della Guardia Costiera Italiana sarebbe sbarcato  nel porto di Brindisi, un certo Teodoro di
Amasea in compagnia con un non meglio specificato San Lorenzo da Brindisi,  e con la compiacente presenza del neo-sindaco
Rossi e il vescovo Caliandro.
 La
 nota riportava che
il Teodoro di Amasea risulta essere un cittadino di origine armena, in 
fuga
dalla Turchia perché  perseguitato ( sino
al martirio)  per il suo credo religioso
e che è ospite quasi tutto l’anno presso  la Cattedrale della città, 
godendo di un
permesso di asilo temporaneo di cui però non vi è traccia presso  la 
locale Polizia di Stato. Il su citato richiedente asilo Teodoro d’Amasea
 sistematicamente , allo scadere del suo
permesso di soggiorno, ogni  fine agosto viene allontanato dalla città  
ma , rientra poco dopo grazie all’aiuto e alla
connivenza  di un certo San Lorenzo da
Brindisi,venerato quivi come un boss, come lo attestano le migliaia di 
brindisini
che portano il suo nome.
La cosa allarmante che questo rientro illegale avviene su una nave della Marina Italiana , a spese
dei contribuenti e accolto da un tripudio di folla su quel lungomare , che nel
lontano marzo1991 vide attraccare le carrette
degli albanesi. 
La reazione di Salvini
Alla lettura di questo rapporto
sembra che al ministro castigamatti sia quasi venuto un infarto ed ha urlato su
facebook:
“-Ancora sbarchi???!!! Ancora una
volta la Marina Italiana si presta a fare il taxi del mare alle spese degli
italiani che pagano le tasse??!!!  Ora ci
sono io e dico che  nessun
extracomunitario può sbarcare senza una mia autorizzazione e chiunque sia
complice del traffico di migranti  sarà
severamentre punito!Peggio che mai a Brindisi!!!"-
Lo scontro con Riccardo  Rossi e la sua giunta anti-sovranista
Sin
 dal primo giorno delle sue
elezioni il sindaco Rossi sapeva che  da
un governo cinquestelle-Lega  di colore e
ideologicamente opposto alla sua giunta non avrebbe avuto vita facile, 
ma non si aspettava che lo scontro iniziasse così presto e proprio sul 
tema religioso, poco consono
alla sua storia politica.
Le parole del ministro caccia
migranti parlano chiaro: 
“-Dopo aver avuto la copertina
sull’Espresso ora questo Rossi pensa di sfidarmi? Me l’aspettavo, da un  radical-chic , noglobal, Troskysta e cattocomunista,
che si vuol far scudo della Chiesa per guadagnare consenso da quattro
vecchiette bizzoche!  Se questo
Rossi  vuol provocarmi con la complicità
di un vescovo che si presta a queste
sporche manovre, che io non ho paura di
entrambi e se saliranno sulla nave insieme questo armeno, Teodoro di Amasea , provino poi a sbarcare, perché
darò l’ordine di non farli scendere a terra!! !”-
Non ci sono Santi che tengono!!! 
Con queste parole il ministro ha
eccepito al rilievo che il prossimo sbarco del richiedente asilo Teodoro da
Amasea sarà in compagnia di un santo venerato a Brindisi, originario della
stessa e dalle autorità civili e religiose: “-Non ci faremo intimidire e né faremo
sconti a nessuno, anche se ha la fascia tricolore, la mitra vescovile o
l’aureola del Santo!”-
Una città divisa
La città  appena si è
sparsa la voce che la processione a mare 
forse non avrebbe avuto luogo, si è divisa in due, per fasce di età, dove
quella più anziana  è schierata  al fianco della Chiesa locale e del sindaco e
la sua giunta  affinchè la processione a
mare abbia luogo , mentre quella più giovane età e molto attiva sui
social media, fb e twitter che dichiara il sollievo per l’abolizione di un  rituale antiquato e pieno di richiami
catto-comunisti  e che vorrebbe che le spese della festa patronale
fossero destinate al reddito di cittadinanza..
I dubbi dei complottisti sullo sbarco degli albanesi del
1991
Tra questi ultimi  vi
è l’ala più dura locale degli esponenti dei due partiti di governo 5s e Lega,quella
“complottista” che vuol promuovere una commissione d’inchiesta sulla “più grande
bufala catto-comunista”:  lo sbarco dei
20.000 albanesi a Brindisi nel marzo 1991 e l’accoglienza fatta loro.
In
tempi in cui il falso è ritenuto più autentico del vero, non stupisce che di questa
opinione siano moltissimi giovani attivi sui social ma che non hanno vissuto quell'evento. L’idea comune tra loro è
che foto  e video girati in quella occasione siano tutta
una montatura costruita ad arte  per far
sì  che Brindisi sia  ritenuta per tutti  i richiedenti asilo, clandestini, migranti
economici ecc,  un “porto sicuro” e che
tutti i brindisini  siano degli stupidi
allocchi pronti ad aprire le porte e far sedere alla propria tavola  ogni morto di fame proveniente dai posti più
disgraziati del mondo.
“ Prima di tutto i brindisini!” È lo slogan  della campagna di mobilitazione dei complottisti-
sovranisti  giallo-verdi locali.
Lo sgomento in casa Rossi  e nella Curia.
Mentre
 il sindaco Rossi è trincerato  in assoluto silenzio, a parlare è  la 
moglie Paola Forina  che elenca ciò che metterà nello zaino del
marito : un sacco a pelo, una coperta, un impermeabile , termos ed 
indumenti di ricambio per una lunga permanenza
in quarantena nelle acque del porto di Brindisi, se il ministro Salvini 
darà
corso alle sue esternazioni.
Negli ambienti vicini della Curia arcivescovile, forte è la
preoccupazione per le possibili conseguenze sulla salute dell’anziano vescovo Caliandro,
per una lunga permanenza all’addiaccio, in mezzo al mare, e già sofferente dalla
caduta di cavallo nel giugno scorso durante la processione del “cavallo Parato”.  Un incidente 
che lo ha indotto ad annullare  la
cerimonia del prossimo anno  ma , che  se
unito  a quanto si prospetta sul mancato
sbarco dei santi Patroni, renderebbe  la città e la Chiesa locale, orfani di Santi che la possano aiutare dal Paradiso
per risolvere i mille problemi che la affliggono. Per ora, sembra che sia
partita una lettera al Papa Bergoglio , affinchè faccia opera di mediazione in
questa intricata vicenda.
Antonio Camuso 
Brindisi (una città senza più santi in Paradiso) 25 agosto 2018 
In tempi in cui il falso è ritenuto più autentico del vero, non stupisce che di questa opinione siano moltissimi giovani attivi sui social ma che non hanno vissuto quell'evento. L’idea comune tra loro è che foto e video girati in quella occasione siano tutta una montatura costruita ad arte per far sì che Brindisi sia ritenuta per tutti i richiedenti asilo, clandestini, migranti economici ecc, un “porto sicuro” e che tutti i brindisini siano degli stupidi allocchi pronti ad aprire le porte e far sedere alla propria tavola ogni morto di fame proveniente dai posti più disgraziati del mondo.
“ Prima di tutto i brindisini!” È lo slogan della campagna di mobilitazione dei complottisti- sovranisti giallo-verdi locali.



 
 
 
 
