giovedì 6 maggio 2010


Lungomare di Bari, maggio 2012
La poesia che fermò i carri armati ma non… l’inquinamento in Puglia
http://www.pugliantagonista.it/openarea/miscellanea_open.htm

Il colonnello Serghei Starasky , ( un noto compagno leccese che aveva sovietizzato il suo nome contestando nel 2010 le celebrazioni dell’unità d’Italia) conosciuto anche come Chitarra Stalin, a causa del suo amore per lo strumento musicale che portava sempre con sè nel suo Tank T-10 Stalin , assaporando la vittoria imminente incitava gli uomini all’assalto finale.
Dal mare, lievemente increspato da una fresca tramontana, giungeva l’odore dello iodio misto a quello di petrolio di cui era intrisa la spiaggia sottostante e proveniente da una falla da una piattaforma petrolifera posta a poca distanza dal porto.

Serghej, dopo anni di inutili tentativi nel cercare di consegnare alla giunta Vendola, la richiesta firmata da centinaia di associazioni e decine di migliaia di cittadini pugliesi, di moratoria senza condizioni sulle quantità di energia prodotta nella regione Puglia, bloccando altre installazioni di impianti energetici biomasse, nucleari, megaparchifotovoltaici ed eolici e megacentrali a carbone, era riuscito questa volta a mettere in piedi una vera armata di ambientalisti DOC “puri e duri”, provenienti dalle pianure Ucraine e da quelle leccesi, con relativo armamentario lasciato abbandonato dall’exArmata Rossa dalle parti di Chernobyl, fatto sbarcare clandestinamente alla Fiera del Levante come materiale agricolo, si approntava a fare irruzione alla Regione.

Il cappello o meglio il colbacco con la Stella Rossa che indossava in quel momento lo aveva trovato in quel meraviglioso Stalin che ora, sferragliando e lasciandosi una puzzolentissima scia di fumo si stava facendo strada sul lungomare di Bari seguito da altri residuati bellici sovietici.
Su molti di essi era innalzata la bandiera del sole che ride, mentre su altri ,con vernice bianca, gli insorti ambientalisti pugliesi , che si erano accodati ai tovarich ucraini, avevano dipinto scritte tipo “-Energia nucleare, no grazie!”- , o anche –“ Trivellatevi Vendola!” - scritte che solo in parte coprivano altre sbiadite in cirillico -CCCP o morte- o - Viva il compagno Stalin!-

Intorno al Reichstag regionale erano state erette le ultime difese: rastrellati in città i giovanissimi della Vendolajungen ( una derivazione della fabbrica di Nichi) dopo una sommaria istruzione erano stati forniti di panzerfaust e sparpagliati nelle trincee intorno al palazzo della regione
Nel bunker blindato , dove i colpi di cannone e dei lanciagranate arrivavano attutiti, Nichi ....
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Da “Incubi ambientali nella Puglia che vogliamo”
http://www.pugliantagonista.it/openarea/miscellanea_open.htm

I racconti di Pugliantagonista.it
6 maggio 2010

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