sabato 30 ottobre 2010




NO AI RESPINGIMENTI


NO AD ALTRE TRAGEDIE IN MARE COME LA KATER I RADES


ASSEMBLEA ANTIRAZZISTA A LECCE IL 3 NOVEMBRE 2010
COSTRUIAMO UN'INIZIATIVA DI SOLIDARIETA' E CONTROINFORMAZIONE SUL PROCESSO D'APPELLO A LECCE SULLA STRAGE DEL CANALE D'OTRANTO




mercoledì 3 novembre alle ore 18,00 presso la Libreria Ergot (P.tta Falconieri Lecce, nei pressi di Porta Napoli), per discutere dei seguenti temi:
1. Situazione campo rom, in particolare in relazione al progetto “INCLUSIONE SOCIALE E INSERIMENTO SOCIOLAVORATIVO DEI ROM IN PUGLIA” portato avanti dall’Opera Nomadi;
2. Processo Kater I Rades;
3. Varie e eventuali.
Riguardo al primo punto, nonostante i solleciti inviati alla Regione Puglia, rimasti sostanzialmente disattesi, l’Opera Nomadi ha già attivato una serie di convenzioni con gli enti locali e continua ad opere, non senza contraddizioni, sul campo. Le nostre riserve manifestate in relazione • alle modalità di assegnazione dei fondi (l’assessorato alla Solidarietà - Politiche sociali e Flussi migratori ha deciso di affidare, senza una consultazione ampia e partecipata ma solo attraverso una delibera di giunta, la n. 1509 del 2009, la gestione di risorse pubbliche all’Opera Nomadi) • al progetto e soprattutto alle modalità con cui viene portato avanti (il progetto non prevedendo il coinvolgimento diretto dei destinatari nell’elaborazione e nella gestione delle iniziative politiche che li riguardano, ha ignorato le più elementari pratiche di partecipazione democratica nella gestione della cosa pubblica e rischia dunque di precludersi la possibilità di una positiva ricaduta dell’iniziativa),sono rimaste prive di qualunque risposta, sarebbe quindi il caso di decidere come proseguire.
Riguardo invece il secondo punto, il prossimo 9 novembre dovrebbe aver luogo -presso la Corte d’Appello di Lecce- la prossima udienza relativa al processo per l’affondamento della nave Kater I Raders.Sicuramente i più ricorderanno l’accaduto: era il 28 marzo del 1997 quando una nave militare italiana (la Sibilla) speronò in acque internazionali la barca Kater I Rades, provocandone l’affondamento con la morte di oltre cento persone, molte delle quali donne e bambini. Fuggivano tutti dalla guerra civile che era scoppiata in Albania contro il fallimento delle Piramidi finanziarie e il premier Sali Berisha che le aveva promosse.La Sibilla era tra le navi italiane impegnate in un «blocco» deciso dal governo Prodi in accordo con quello albanese di Sali Berisha (un accordo non tanto diverso da quello siglato con la Libia dall’attuale governo, il trattato di “AMICIZIA, PARTENARIATO E COOPERAZIONE”). Un accordo, tra le altre cose, lesivo del diritto internazionale d’asilo. L’Italia infatti, allora come oggi è avvenuto con la sigla del trattato con la Libia, fu richiamata dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).Vista l’imminente chiusura del processo potrebbe essere utile pensare di programmare momenti di riflessioni e iniziative varie (proiezioni di documentari, allestimento di mostre o qualunque altra cosa si decida di fare) per sensibilizzare l’opinione pubblica ed evitare che cali il silenzio sulla tragedia vissuta dai profughi in fuga dalla guerra civile.
Ci vediamo quindi mercoledì 3 novembre alle ore 18,00 presso la Libreria Ergot (P.tta Falconieri Lecce, nei pressi di porta napoli).
Diffondete ai vostri contatti e a quanti riteniate interessati.Rete Antirazzista Salento

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