martedì 9 novembre 2010


Report su iniziativa antirazzista al tribunale di Lecce del 9 novembre 2010
LE FOTO E ALTRO SU
http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/kater_appello.htm


Un presidio di solidarietà ai migranti è stato effettuato questa mattina da alcune associazioni antirazziste di Lecce, Brindisi e Taranto presso il tribunale di Lecce.
Lo scopo principale dell’iniziativa era quello di mantenere alta l’attenzione sulle ultime importanti fasi del processo di appello relativo allo speronamento della Nave Sibilla nei confronti della carretta del mare albanese Kater I Rades , che causò il 28 marzo 1997 un centinaio di vittime, tra donne e bambini.
Come affermato dai rappresentanti delle associazioni presenti ( tra le quali Rete antirazzista Salento e Osservatorio sui Balcani di Brindisi) , una sentenza che non faccia giustizia alle vittime di quel naufragio e ai loro familiari creerebbe un precedente giuridico pericoloso che potrebbe giustificare altre simili stragi future di disperati nel Mar Mediterraneo. Il riferimento era il contestato utilizzo di motovedette exproprietà dello Stato italiano oggi utilizzate, con personale misto italiano e libico, nel respingere i barconi di migranti in partenza dalle coste africane.
Una iniziativa contro i respingimenti quindi, ma anche contro l’ondata razzista che forze politiche stanno utilizzando per motivi elettorali nei confronti dei migranti, vedasi la vicenda ancora in corso dei migranti a Brescia saliti su una gru e che hanno visto l’impiego inconsulto di forze dell’ordine per sgomberare il presidio di pacifici manifestanti antirazzisti e migranti.
L’iniziativa di oggi segue quella avvenuta ieri , ottimamente riuscita a detta degli organizzatori presso le Officine Culturali Ergot dove si è proiettato un documentario sulla vicenda della Kater I Rades ( prodotto da due giovani registi, Mattia Soranzo di Lecce e Ervis Eshia , albanese che negli anni scorsi ha avuto un ottima accoglienza in diversi film-festival a Berlino e Parigi) , ma anche con interventi degli avvocati che seguono la causa tra i quali Maria Vittoria Baffa , figlia di Giuseppe Baffa di Cosenza, “l’avvocato degli albanesi”, che nel gennaio del 2000 è morto in un incidente mentre andava a presenziare un’udienza del processo di primo grado della Kater.
La stessa Maria Vittoria Baffa , prima di entrare in aula , insieme ad un familiare delle vittime ha portato i ringraziamenti degli albanesi ,(agli antirazzisti pugliesi del presidio), impossibilitati ad esser presenti , a causa del mare grosso che ha impedito la partenza del traghetto da Valona
Le associazioni annunciano comunque nuove iniziative nelle province salentine nei prossimi giorni finalizzate una grossa iniziativa il prossimo 21 dicembre in occasione dell’ultima udienza del processo .
Report di Pugliantagonista.it

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